Corriere di Bologna

Pediatria pronta con 4 letti Covid

In osservazio­ne un bimbo di un anno, per un altro esclusa la positività

- di Marina Amaduzzi marina.amaduzzi@rcs.it © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il coronavirs­u non se la prende con i bambini. E se lo fa la malattia che sviluppa è davvero molto blanda. Al Sant’Orsola però è pronto un mini reparto Covid-19, con quattro letti in caso di necessità. Per precauzion­e ieri è stato ricoverato un bambino di 2 anni con alcuni sintomi, ma in serata di fronte al tampone negativo è stato trasferito nel reparto pediatrico normale. Nel pomeriggio è arrivato un altro bambino di poco meno di un anno, che attualment­e è in osservazio­ne.

«Il Covid-19 sta impattando in una maniera molto molto blanda, l’età pediatrica è poco colpita — spiega il professor Marcello Lanari, direttore della Pediatria d’urgenza del Sant’Orsola —, alcuni giorni fa sono venuti fuori dei dati importanti cinesi. Su circa 2.100 bambini e ragazzini fino a 18 anni hanno visto che l’infezione colpisce una percentual­e esigua, c’è stato un solo decesso e il 90% aveva forme molto blande assimilabi­li a una rinite o poco più. Cosa particolar­e che hanno avuto forme di gastroente­rite, che negli adulti non si sono osservate, con vomito e diarrea. E si è visto che un’altra caratteris­tica nei bambini è che colpisce senza distinzion­e tra maschi e femmine, contrariam­ente a quanto viene negli adulti dove sono i maschi a pagare lo scotto maggiore».

In Italia finora ci sono stati 300 casi di infezione che hanno riguardato i bambini. «Vogliamo tranquilli­zzare i genitori — assicura Ilaria Corsini, responsabi­le del Pronto soccorso pediatrico —, se il bambino ha la febbre e ha la tosse diciamo di restare a casa a riguardo. Abbiamo inoltre un continui contatto con i peditri di famiglia che sono in prima linea e per primi vedono questi bambini. A tutti diciamo che se il sintomo persiste o se il bambino è molto piccolo di venire qui venire per fare il tampone, eventuali ulteriori accertamen­ti e poi decidere per il ricovero o per il ritorno a domicilio».

Per essere pronti a qualsiasi evenienza, venerdì scorso è stato aperto un piccolo reparto Covid pediatrico. «Abbiamo attivato quattro posti letto estendibil­i a otto — spiega Virginia Lepore, coordinatr­ice infermieri­stica della Pediatria d’urgenza —. Si tratta di camere isolate, con il bagno in camera, e con personale dedicato, 10 infermieri e 3 oss, quindi 13 persone reclutate per questo».

L’eventuale contagio nei bambini quindi non dovrebbe spaventare più di tanto i genitori. «Nei bambini — chiarisce ancora Lanari — ci sono recettori a livello di epitelio polmonare che permettono l’adesione del virus ma modulano una risposta meno aggressiva e lesiva rispetto alla struttura stessa del polmone». In caso di necessità i genitori devono comunque chiamare il pediatra che suggerirà il da farsi.

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Il direttore della Pediatria d’urgenza del Sant’0rsola, Marcello Lanari, dove nei giorni scorsi è stato aperto un piccolo reparto Covid pediatrico dove accogliere i bambini con sintomi riconducib­ili al coronaviru­s e dove fare tamponi e altri accertamen­ti utili alla diagnosi
In prima linea Il direttore della Pediatria d’urgenza del Sant’0rsola, Marcello Lanari, dove nei giorni scorsi è stato aperto un piccolo reparto Covid pediatrico dove accogliere i bambini con sintomi riconducib­ili al coronaviru­s e dove fare tamponi e altri accertamen­ti utili alla diagnosi

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