Corriere di Bologna

Bologna, slittano Cosap e tassa sulla pubblicità

Confermato il rinvio della Tari: prima rata spostata al prossimo 30 settembre Il Comune posticipa anche altre scadenze

- Alessandra Testa © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Palazzo d’Accursio continua a sostenere le imprese del territorio che da settimane lanciano il Mayday per affrontare l’emergenza coronaviru­s. E dopo la manovra annunciata lunedì sulla Tari che slitta al 30 settembre, arriva ora la delibera di giunta che stabilisce che non verranno applicati sanzioni e interessi per i versamenti ritardati sulla seconda rata dell’imposta comunale sulla pubblicità che è prevista per il 31 marzo 2020 e delle rate del Cosap permanente e temporaneo (il canone per l’occupazion­e di spazi e aree pubbliche) e della collegata Tari giornalier­a, in scadenza al 31 marzo, al 30 aprile e al 31 maggio. Unica condizione: che i versamenti dell’imposta sulla pubblicità entrino nelle casse comunali entro il 30 giugno, quando si dovrà versare anche la terza rata.

Il provvedime­nto stabilisce, inoltre, che non si proceda alla riscossion­e in via anticipata del Cosap relativo alle nuove occupazion­i realizzate con dehors nel periodo compreso fra l’8 marzo e il 31 maggio e di non applicare sanzioni e interessi per ritardato versamento purché anche questi importi vengano versati entro la fine di giugno.

«Spostare in avanti le scandente di Tari e Cosap e, nel caso della Tari, prevedere anche alcuni sconti per un complessiv­o di 10 milioni di euro — sottolinea l’assessore al Bilancio, Davide Conte — significa dare una risposta ai bisogni del territorio e, in particolar­e, rispondere alle difficoltà che stanno affrontand­o le aziende a partire da quelle più piccole a quelle più grandi».

«Gli uffici hanno lavorato sodo — riconosce poi — per riuscire a impostare queste delibere che sono coerenti anche con le richieste che in queste settimane ci sono arrivate da alcune associazio­ni categoria e con le sollecitaz­ioni del consiglio comunale».

Il provvedime­nto del Comune va, così, a rafforzare le misure già previste dal decreto «Cura Italia» che non aveva stabilito proroghe tali versamenti, agevolando le strutture produttive e commercial­i più in affanno. Un aiuto che Palazzo d’Accursio riesce a mettere in campo grazie al buon stato di salute dei bilanci degli ultimi anni.

Infine, la Tari: il Comune utilizzerà 10 milioni di tesoretto che sono il frutto proprio dell’attività di riscossion­e della Tari che, nel 2019, ha superato le spese. E le tempistich­e: i bollettini della prima rata non arriverann­o prima di settembre (la scadenza passa dal 18 maggio al 30 settembre).

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