Il picco fa male, record di morti a Bologna e provincia: sono 17
Venturi: trend lento, ma i positivi rallentano. E annuncia i temponi di sierologia sui sanitari da domani
Nel Modenese un albergo sarà usato per ospitare chi deve stare in isolamento domiciliare ma non può
L’Emilia-Romagna varca la soglia psicologica dei diecimila positivi da coronavirus (10.054) e dei mille morti (1.077, +92 nelle ultime 24 ore, di cui 15 a Bologna). I positivi sono 800 in più, frutto anche di un maggior numero di tamponi refertati che ieri sono stati 4.518, vicini al traguardo dei cinquemila al giorno che si è prefissata la Regione. «Il trend non è negativo — commenta il commissario all’emergenza coronavirus Sergio Venturi —, è più lento di come vorremmo, ma i positivi sono significativamente in riduzione sui nuovi casi». I positivi in isolamento a casa sono stati infatti 273 in più rispetto ai 4.265 totali.
Sono aumentate le persone guarite, 721 in tutto, 163 in più, tra cui va registrato anche il primario di Urologia dell’ospedale di Piacenza Matteo Tavolini, che era stato ricoverato per una settimana a Padova. Piacenza continua ad essere l’area, insieme a Parma, che sta pagando il prezzo più alto. Dei 92 nuovi decessi 23 riguardano residenti nel piacentino, 16 Parma, 14 Modena e 17 l’area bolognese, tra cui due imolesi di 75 e 92 anni. Sono 5 quelli di Bologna città (tre donne di 79, 80 e 89 anni e due uomini di 90 e 96 anni), 2 di Anzola (uomini di 81 e 50 anni, l’imprenditore Paolo Gnudi), 2 di Molinella (un uomo di 74 e una donna di 76), 2 di Casalecchio di Reno (una donna di 88 e un uomo di 80), e 1 rispettivamente a Sasso Marconi (un uomo di 79 anni), Castenaso (donna di 98) e Budrio (uomo di 90).
Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 294, 3 in più rispetto a ieri. I posti letto destinati a pazienti Covid sono diventati in tutta l’EmiliaRomagna 4.323 (408 in più da 3.915), di cui 501 nelle terapie intensive (+7). Si segnala che nella rete sono entrate anche le case di cura accreditate, grazie all’accordo firmato da Regione e Aiop (l’Associazione italiana ospedalità privata). In particolare tra Bologna e Imola (dove ci sono 726 posti letto Covid, di cui 130 di terapia intensiva) si sono aggiunte le case di cura Villalba (con 7 letti intensivi) e Villa Erbosa (44 letti di cui 6 in terapia intensiva e altri 4 in allestimento).
Sono già stati consegnati circa 200 ventilatori polmonari, tra quelli acquistati dalla Protezione civile e quelli della Regione, mentre da ieri a Modena è stato inglobato il Concordia Hotel a San Possidonio «per porre in quarantena le persone a casa loro non hanno le condizioni di sicurezza», spiega Venturi. In due comuni del reggiano (Castelnuovo Monti e Guastalla) si stanno attrezzando due strutture per tamponi «drive in», in cui gli «osservati» dall’Ausl potranno recarsi, su chiamata, per il secondo tampone di controllo. La modalità è definita «drive in», perché le persone accosteranno con la propria auto e faranno l’esame senza scendere.
Sempre in tema tamponi,
” I test Tra venerdì e sabato comincere mo con le analisi sui dipendenti delle aziende sanitarie fatte con i tamponi di sierologia
entro fine settimana inizierà un’attività serrata per fare i tamponi agli operatori sanitari della regione. «Tra venerdì e sabato cominceremo con le analisi sui dipendenti delle aziende sanitarie fatte con i tamponi di sierologia — spiega il commissario —. Se questi dovessero rilevare una positività faremo test più accurati». Venturi ha annunciato che verrà avviata da Medicina la profilassi con un farmaco da somministrare a casa alle persone positive. «Non staremo più chiusi nei fortini — avverte — ma andremo a casa delle persone. Adesso siamo noi che contrattacchiamo, altrimenti la battaglia non si vince».