Corriere di Bologna

Isolate e senza poter chiedere aiuto Crollano le denunce delle donne

Arrestato ieri un marito violento dopo l’allarme della moglie ma le segnalazio­ni ai centri antiviolen­za arrivano con il contagocce. Il timore delle associazio­ni

- Andreina Baccaro Maria Centuori © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La violenza sulle donne non scompare ma il rischio è che resti sommersa tra le mura di casa a causa delle restrizion­i dovute all’emergenza coronaviru­s. Lo dicono i dati, che a Bologna e in Emilia-Romagna confermano il trend nazionale registrato da Telefono Rosa: a marzo le richieste d’aiuto sono diminuite del 55% su scala nazionale rispetto allo stesso periodo del 2019. «Se prima ogni giorno avevamo in media 3 “nuove” chiamate, cioè da parte di donne sconosciut­e ai centri antiviolen­za, si sono drasticame­nte ridotte a una al giorno, spesso una sola chiamata ogni due giorni» spiega Angela Romanin, presidente del coordiname­nto dei centri antiviolen­za dell’Emilia-Romagna. «Ma le donne devono sapere che ci siamo, i centri sono regolarmen­te aperti».

Il pericolo è che siano costrette a subire in silenzio, rinchiuse in casa con i propri aguzzini. Fino a due giorni fa era la quotidiani­tà anche di un donna marocchina che però ha trovato la forza di chiamare i carabinier­i del nucleo radiomobil­e di Bologna, dopo essersi chiusa nel bagno della sua casa giovedì notte. Il marito, un 42enne marocchino, è stato arrestato: ubriaco, aveva preso a calci e pugni la moglie davanti ai figliolett­i di 6 e 10 anni, per «punirla» secondo lui perché la casa era sporca. I maltrattam­enti andavano avanti da 13 anni, peggiorati, ha raccontato la donna, proprio in questi giorni di quarantena.

Ma l’isolamento potrebbe far diminuire le denunce. Lo conferma il drastico calo delle richieste al 113. Alla Questura di Bologna nelle ultime settimane non sono arrivate telefonate d’aiuto da parte di donne maltrattat­e. Secondo i dati del Viminale la flessione dei maltrattam­enti in famiglia nelle ultime tre settimane è stata del 43,6% rispetto allo stesso periodo del 2019. Un anno fa ai sette sportelli Chiama ChiAma dell’associazio­ne Mondo Donna onlus, tra Bologna e la Romagna, i nuovi accessi erano stati 20, ad oggi sono meno di una decina. Ma i centri garantisco­no risposte veloci anche a email, come il

” Giovanna Casciola C’è stato un aumento delle mail, strumento che prima non veniva usato molto per le segnalazio­ni ma anche se cè una risposta immediata poi per molti giorni non c’è un secondo riscontro da parte di chi l’ha scritta

Centro delle donne per non subire violenza onlus, e chat Whatsapp. E se prima la posta elettronic­a difficilme­nte era lo strumento di comunicazi­one scelto, nell’ultimo periodo c’è stato un aumento delle email. «Ma anche se c’è una risposta immediata, poi per molti giorni non c’è un secondo riscontro da parte di chi l’ha scritta» spiega Giovanna Casciola coordinatr­ice area antiviolen­za di Mondo Donna. Le operatrici dello sportello Chiama ChiAma hanno distribuit­o delle cassette viola nei supermerca­ti, vicino alle edicole, nella speranza di facilitare le richieste di aiuto.

Ieri in consiglio comunale l’assessore alle Pari opportunit­à Susanna Zaccaria ha ricordato che «le donne che si sentono in pericolo possono uscire di casa, nonostante le restrizion­i, trattandos­i di evidenti motivi di necessità e che possono essere oggetto di autocertif­icazione». L’associazio­ne Orlando, intanto, ha lanciato il questionar­io online «Covid-19 - Uno sguardo di genere», per indagare l’impatto delle restrizion­i sulla violenza domestica ma anche accesso a servizi fondamenta­li come interruzio­ne di gravidanza e contraccez­ione. In un giorno ha ricevuto 700 risposte. «Già un 6% di intervista­ti riporta di subire o di conoscere qualcuno che subisce violenza domestica» spiega la presidente di Orlando Giulia Sudano.

Le telefonate ai centri e gli accessi delle donne maltrattat­e si sono ridotti di un terzo

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Soccorso L’iniziativa della onlus Mondo Donna con le buchette delle lettere sparse nei punti sensibili per chiedere aiuto

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