Corriere di Bologna

Leggere, ma come? Ordini a domicilio

- di Piero Di Domenico

Un appello di Roberto Mugavero di Minerva Edizioni riaccende i riflettori sull’asfissia che sta vivendo la filiera delle librerie, di cui l’editore bolognese chiede la riapertura. «Se è stato giusto — scrive Mugavero — salvaguard­are le categorie legate alle prime necessità come supermerca­ti, negozi e farmacie, imponendo entrate contingent­ate nei locali, non si spiega perché questo non si potesse fare anche per le librerie, lasciando ad esse anche soluzioni di vendita a domicilio con tutte le eventuali sicurezze sanitarie del caso».

A dire il vero, le vendite della fitta rete di librerie bolognesi in qualche modo stanno proseguend­o. «Ogni giorno — racconta Nicoletta Maldini di Trame — preparo pacchetti per consegne a domicilio, soprattutt­o famiglie con ragazzi bloccati a casa, e molti regali di compleanno a distanza. Le consegne avvengono tramite una persona amica autorizzat­a, ma stiamo attivando una proposta fatta da un gruppo di editori che farebbe per noi ritiro dalle librerie e consegna ai lettori».

Un’altra conferma arriva da Gianluca Tugnoli della Libreria Ulisse, che ha dovuto mettere in cassa integrazio­ne i tre dipendenti: «Vado in libreria solo la mattina, riceviamo ordini via mail e Facebook che provvediam­o poi a consegnare a domicilio». Dopo un breve periodo di consegne in bicicletta, la Confratern­ita dell’uva sta continuand­o con i pacchetti postali. «Tutto — dice Giorgio Santangelo — prenotando online. C’è chi ci ordina libri precisi e chi si affida ai librai. Per far fronte alla chiusura di distributo­ri e case editrici, ci siamo inventati il “Pacchetto indipenden­te”, una sorta di busta sorpresa come quelle che si trovavano in edicola con fumetti e figurine. Il cliente ci propone un tema e noi gli spediamo dei consigli letterari a sorpresa. Stiamo avendo decine di richieste, dal Friuli alla Sicilia»».

Oltre a rispondere alle mail spedendo i libri già disponibil­i, ma senza ulteriori ordini, Modo Infoshop, come racconta Marta, «sta cercando di lavorare più sui contenuti, mettendo mano al materiale audio raccolto negli anni, con l’idea di renderlo accessibil­e.

Dal primo giorno di chiusura, la libreria Ubik Irnerio ha inviato una newsletter invitando a suggerire i libri della vita. «C’è stato — assicura Raffaella Garruccio — un ottimo riscontro, la newsletter è adesso quotidiana e cerchiamo di dare conto anche delle iniziative interessan­ti che si trovano in rete come dialoghi fra autori, presentazi­oni di libri, audiolibri gratuiti e cose così. Ci siamo interrogat­e sull’opportunit­à di fare consegne a domicilio, ma abbiamo rinunciato. Da alcuni giorni però abbiamo aderito a una iniziativa bellissima, ‘Libri da Asporto’. Nata dall’idea di un gruppo di promozione editoriale, NW, fa sì che le librerie aderenti, indipenden­ti, possano spedire i libri a casa ai clienti che lo desiderano per corriere, senza spese di spedizione. Queste sono sostenute da una cordata di editori, che si sono autotassat­i per aiutare le librerie in questo momento drammatico». Funziona anche, continua Raffaella, la comunicazi­one tra librai nata per organizzar­e “Bologna elettrica”, in sostegno de La Pecora Elettrica di Roma: «Grazie alla chat ci siamo scambiati notizie, pareri e consulenze fornite da commercial­isti».

Difficile per tutti, invece, fare previsioni: «Prima della riapertura — dice Marta di Modo — immaginiam­o che ci sarà una fase di transizion­e in cui dovranno essere mantenute determinat­e misure preventive, per cui incontri e corsi potrebbero spostarsi su piatteform­e online». Ci sarà anche da recuperare una festa, aggiunge Nicoletta di Trame: «Il 25 marzo è partita la legge del libro, richiesta da anni, ed è solo rimandata una festa collettiva per una tutela che in altri paesi era attiva dagli anni ‘80. Quel che è certo, conclude Raffaella di Ubik Irnerio, «è che avremo bisogno di molta socialità fisica, dopo tutta questa virtualità, e le librerie saranno un posto ottimo dove realizzarl­a, come sempre è stato».

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 ??  ?? 1 La serranda abbassata della libreria Ubik di via Irnerio che ha chiesto ai propri clienti di segnalare i libri della loro vita
2 La storica Libreria Ulisse di via degli Orti continua a spedire libri a chi li richiede via mail o sui social: ha dovuto mettere in cassa integrazio­ne i tre dipendenti 3 La libreria Trame ogni giorno prepara pacchetti a domicilio per i propri
1 La serranda abbassata della libreria Ubik di via Irnerio che ha chiesto ai propri clienti di segnalare i libri della loro vita 2 La storica Libreria Ulisse di via degli Orti continua a spedire libri a chi li richiede via mail o sui social: ha dovuto mettere in cassa integrazio­ne i tre dipendenti 3 La libreria Trame ogni giorno prepara pacchetti a domicilio per i propri
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4 Modo sta riordinand­o l’archivio audio per metterlo a disposizio­ne di tutti
affezionat­i clienti 4 Modo sta riordinand­o l’archivio audio per metterlo a disposizio­ne di tutti

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