Aiuti ai Comuni da Roma anche in regione
Quattro miliardi e trecento milioni di euro per i Comuni grazie a un anticipo del Fondo di solidarietà, a cui si aggiungono 400 milioni destinati ad aiutare i cittadini che in questi giorni di emergenza non hanno soldi per fare la spesa. L’annuncio è stato dato ieri sera dal premier Giuseppe Conte. Ma quante di queste risorse arriveranno ai Comuni dell’Emilia-Romagna? Una parte minoritaria, se si considerano i criteri in base a cui verranno allocate le risorse. «La quota andrà ai Comuni al numero di abitanti e alle persone sotto la soglia di povertà», spiega Michele De Pascale, sindaco di Ravenna e presidente dell’Anci Emilia-Romagna. Dunque, al netto dei 4,5 milioni di abitanti in Emilia-Romagna, è inevitabile immaginare che «l’altro criterio sarà più penalizzante, perché per fortuna non siamo tra le regioni più povere». Ma non sarà un problema gli emiliano-romagnoli, è sicuro il presidente dell’Anci regionale. «Da giorni il ricorso dei servizi sociali ai buoni alimentari era già stato significativo», sottolinea De Pascale. E proprio l’Anci «ha convinto il governo a utilizzare i Comuni» per erogare i nuovi aiuti: «Il meccanismo dei buoni spesa esiste già, ma è chiaro che ci saranno persone che non si erano mai rivolte ai servizi sociali, cittadini che per la prima volta si ritrovano impossibilitati a far mangiare i propri figli».