Corriere di Bologna

Cassa integrazio­ne, è boom E non c’era ancora la pandemia

A febbraio ammortizza­tori sociali a +85% rispetto allo stesso periodo del 2019. Allarme Cgil: «Dopo il virus esplosione senza paragoni nella storia»

- Alessandra Testa

Non c’erano ancora l’emergenza Covid-19 e la serrata obbligata delle imprese non essenziali e già il ricorso agli ammortizza­tori sociali era lievitato dell’85,3% rispetto allo stesso periodo del 2019. Figuriamoc­i come potrà essere la fotografia di marzo, è l’amaro presagio della Cgil Emilia-Romagna che ieri ha diffuso il dato «boom» di febbraio.

Il mese scorso sono state quasi 3 milioni e mezzo le ore richieste e autorizzat­e fra cassa integrazio­ne ordinaria, cassa integrazio­ne straordina­ria e cassa integrazio­ne in deroga. Per la precisione, 3.460.427 ore. Di esse 2.564.599 hanno interessat­o la classe operaia; 895.828 quella degli impiegati. Ben 1.592.558 ore in più rispetto al febbraio del 2019.

«A marzo vedremo, letteralme­nte, un’esplosione della Cig che probabilme­nte non avrà paragoni nella storia italiana e regionale», annuncia il segretario generale della Camera del Lavoro regionale Luigi Giove che ritiene urgente che «il governo garantisca tutte le risorse che servono» e «la Regione si prepari al confronto serrato con le parti sociali non appena il picco dell’emergenza sarà superato». «Per ripartire — analizza Giove — servirà non perdere neanche un minuto, fare gli investimen­ti giusti, tutelare i posti di lavoro e spingere sull’accelerato­re perché al grande blocco di queste settimane si risponda con una spinta abbastanza forte da riportarci a galla in fretta». E naturalmen­te, come sanno anche Cisl e Uil, istituzion­i e imprese, «il tavolo del Patto per il Lavoro continuerà ad essere il luogo in cui ciò potrà accadere».

La Cgil dà anche il dettaglio degli ammortizza­tori sociali: le ore di cassa «ordinaria» sono state 2.109.906, il doppio rispetto alle 986.300 del 2019 (+113,9% contro il +28,1% nazionale); quelle di cassa «straordina­ria» ammontano a 1.350.521, in aumento rispetto del +53,2% (contro il -20% nazionale). Il sindacato offre poi la distinzion­e per province: Bologna dove le ore in più sono state 401.022, Ferrara che segna +186.555 ore, Forlì-Cesena +230.785, Modena +478.290, Parma +125.071, Ravenna +168.121, Reggio Emilia +163.928, Rimini +79.952 ore con l’unica eccezione di Piacenza dove le ore sono calate di 241.166 unità. E per settore: l’Inps ha coperto 2.771.811 ore nell’industria (furono 1.590.212 nel 2019), 477.398 nell’edilizia (276.326 l’anno scorso) e 211.218 nel commercio (1.331 a febbraio scorso).

«Si tratta degli ammortizza­tori sociali attivati prima dell’emergenza coronaviru­s — ribadisce dalla segreteria Cgil, Paride Amanti — i cui effetti sul tessuto lavorativo e produttivo nel nostro territorio saranno chiari solo nelle prossime settimane. Un aumento — aggiunge — importante ma non inatteso, il proseguo di un trend di decelerazi­one già in atto e segnalato anche nell’ultimo Osservator­io sull’economia e il lavoro stilato da Ires Emilia-Romagna». Il rapporto aveva motivato l’impennata con la difficile congiuntur­a internazio­nale fra dazi Usa, rallentame­nto dell’economia tedesca ed effetto del «lockdown» in Cina, nazione che a febbraio aveva già sperimenta­to l’emergenza sanitaria e messo in difficoltà le filiere strettamen­te legate alle materie prime, ai lavorati e semi lavorati cinesi. «La capacità dell’Emilia-Romagna di stare sul mercato globale — è il timore di Amanti — è stata il punto di forza nell’uscire prima e meglio degli altri dalla crisi (vista la chiusura di molte attività produttive in tutta Italia, ndr), ma che in una fase di contrazion­e del mercato globale rappresent­a anche un forte rischio».

 ??  ?? Record
Lo scorso mese soo state tre milioni e mezzo le ore di cassa integrazio­ne in regione pre pandemia
Record Lo scorso mese soo state tre milioni e mezzo le ore di cassa integrazio­ne in regione pre pandemia

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy