Corriere di Bologna

Il beat made in Parma dei Corvi e quel segno nella storia degli anni Sessanta

- BO A. Tin. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Da Parma I Corvi sono stati tra i gruppi beat che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della musica italiana. Il loro primo album del 1966, Un ragazzo di strada, è l’ascolto che vi proponiamo per oggi. Un disco che si potrebbe sentire indossando delle mantelline nere come faceva la band, che grazie anche a questo espediente fu notata e messa sotto contratto. Un ragazzo di strada, tra i loro brani più famosi, era la cover di un pezzo dei Brogues e il testo in italiano fu scritto da uno stretto collaborat­ore di Renato Carosone. Nell’album figura un altro singolo di successo, Bang bang, insieme a due cover di Donovan, I colori e Volevo finirla. Negli anni il loro pezzo più famoso è stato ripreso da tanti colleghi come Ivan Cattaneo, The Bastard Sons

Of Dioniso, Calibro 35, Pooh, i spilambert­esi Rats e i bolognesi Skiantos in Pesissimo.

Il primo album è stato ristampato nel 1977 con una diversa copertina ed è tra i dischi più colleziona­ti del genere. La prima edizione ha un valore di mercato che si aggira intorno ai 250 euro. «Sono un poco di buono, lasciami in pace perché sono un ragazzo di strada e tu ti prendi gioco di me».

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