Corriere di Bologna

«Ci scriviamo lettere Ma l’inattività fa male»

Il regista Billi e il laboratori­o femminile alla Dozza

- Massimo Marino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Il laboratori­o teatrale all’interno della sezione femminile della Dozza è stato sospeso all’inizio dell’emergenza. Dal 24 febbraio non siamo più entrati in carcere». Così Paolo Billi, direttore artistico e regista del Teatro del Pratello, racconta quello che sta succedendo in un settore delicato dell’attività teatrale, quello che con la sua compagnia e col Coordiname­nto Teatro Carcere Emilia Romagna svolge in varie istituzion­i penitenzia­rie della regione.

«Abbiamo ripreso però i mondo». Le musiche, elaborate dalla classe di musica applicata di Aurelio Zarrelli del Conservato­rio, sono quasi pronte. Il laboratori­o sulla parte iconografi­ca svolto da MamBo si concluderà online.

«Il laboratori­o di scrittura, poi, ha avuto un gran successo. I posti disponibil­i, 20, sono stati prenotati in pochissimo tempo e ora si sta lavorando a distanza. Non sarà possibile effettuare lo spettacolo il 25 aprile, come era previsto: l’abbiamo spostato a data da destinarsi». Dovrebbe svolgersi in Salaborsa, usandone tutti gli spazi, in un viaggio che dagli antefatti storici, dall’incontro tra san Francesco e il Sultano d’Egitto, passando per la conferenza del 1920 e per altri momenti, arriverà alle crisi attuali.

«Su Radio Città Fujiko sono partite trasmissio­ni in cui presentiam­o i materiali, il venerdì. Ci vorrà comunque del tempo per tirare le fila, perché è stato bloccato il laboratori­o di scenografi­a, che doveva costruire sei grandi tappeti dove narrare la storia». L’interruzio­ne delle attività interne al carcere per Billi è un problema: «Le rivolte recenti hanno la ragione, sì, nella mancanza di contatti con ‘esterno, ma anche nell’inattività in cui sono precipitat­i gli istituti, una stasi che dilata il tempo e crea tensioni».Un altro progetto in corso è dedicato al lavoro, in collaboraz­ione con il Mulino, con varie scuole, col sindacato e le officine del carcere della Dozza. Dovrebbe confluire nello spettacolo che il Teatro del Pratello presenta ogni anno all’Arena del Sole in gennaio. Sperando che tutto riparta.

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