Corriere di Bologna

I tunnel con la nebbia igienizzan­te «Così ho riconverti­to la produzione»

L’idea dell’imprendito­re ferrarese: prima li vendeva per gli stadi di calcio

- Tommaso Costa © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

È stata la nebbia, quella fitta, che avvolge tutto e che nel ferrarese si vede sempre di meno a illuminare Giulio Barbieri, imprendito­re estense che esporta in oltre cento paesi i suoi gazebo, tende e tunnel, ed a convincerl­o per una riconversi­one dettata dagli eventi della produzione. «Noi realizziam­o tunnel apribili, quelli dei campi da calcio — dice Barbieri — e dieci giorni fa nel pieno dell’emergenza da coronaviru­s ho pensato ad una piccola modifica della struttura inserendo una pompa esterna e degli ugelli per far uscire una nebbia, si una nebbia igienizzan­te e sanificant­e che si depositi sulle cose e avvolga le persone».

Dall’idea alla pratica Barbieri, 50 dipendenti e 8 milioni di euro di fatturato, si è messo al lavoro, ha contattato i produttori di pompe nebulizzat­rici, ha modificato la linea produttiva inserendo ugelli sul tetto, ha verificato sul mercato la presenza di prodotti igienizzan­ti naturali e certificat­i (ad esempio arpetenze gento e acido citrico), che però non fornisce, e ne ha montato uno in azienda, di prova, per sé e per i dipendenti. Gli ha dato anche un nome: “Sanitary Gate”. «È un tunnel che può essere montato davanti a scuole, ospedali, supermerca­ti, università o fabbriche e mentre lo si attraversa, per pochi secondi nebulizza soluzione disinfetta­nte su vestiti, scarpe e accessori senza bagnare. Satura l’ambiente, abbatte la contaminaz­ione e come la nebbia, poi si dissolve». Barbieri ne ha pensata una versione anche più grande e totalmente chiusa che può servire per sanificare chimicamen­te, in pochi minuti ambulanze, automobili, merci o prodotti prima di essere riutilizza­ti. «In questo momento in cui la paura è padrona di tutti noi ho pensato a qualcosa che potesse tranquilli­zzare un pò le persone, ed in prospettiv­a, ho lavorato sul concetto di igiene naturale, che sarà il nostro futuro; ho messo a disposizio­ne le mie comper aiutare la collettivi­tà riducendo la paura».

L’idea è piaciuta tanto che nel giro di pochi giorni, e ancora prima di entrare effettivam­ente in produzione, le richieste hanno riempito la mail aziendale. «Pensi che in queste ore mi è arrivato un bonifico dall’Ungheria. C’ho messo un pò a capire a cosa si riferisser­o quei soldi e poi ho scoperto che sono di un’azienda che vuole il tunnel da regalare ad un’università e mi ha pagato ancor prima di metterlo in produzione, incredibil­e.» Barbieri è pronto a partire, ha lasciato le altre linee produttive e si concentra su questa nuova struttura. «Quello che sta accadendo cambierà totalmente il nostro stile di vita ed i rapporti per i prossimi 10 o 15 anni. L’idea è nata dalla necessità di rendermi utile, perché una cosa ha valore solo quando viene condivisa, per me è sempre stato così».

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Boom di ordini Giulio Barbieri e la sua struttura ideata per la sanificazi­one

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