Corriere di Bologna

Altri 106 decessi in Emilia Ma il contagio sta calando

Ieri un nuovo picco di morti, oltre 100. Gli altri dati però fanno ben sperare. Oggi via ai test sierologic­i sugli operatori sanitari

- Amaduzzi

I numeri segnalano che anche in Emilia-Romagna il contagio da coronaviru­s sta calando e l’infezione comincia a dare un po’ di respiro agli ospedali. Ma non il numero dei decessi, che ieri ha segnato un nuovo picco: +106. «Un numero che ci addolora», spiega il commissari­o ad acta Sergio Venturi.

I numeri segnalano che anche in Emilia-Romagna il contagio da coronaviru­s sta calando e l’infezione comincia a dare un po’ di respiro agli ospedali. Ma non il numero dei decessi, che ieri ha segnato un nuovo picco: +106. «Un numero che ci addolora, avevamo superato i 100 solo in un’occasione», spiega il commissari­o ad acta Sergio Venturi, nel quotidiano bollettino su Facebook, spiegando che è un numero dovuto anche al ritardo di alcune anagrafi a comunicare decessi dei giorni scorsi.

«Per il resto — evidenzia il commissari­o — i numeri sono testimoni di una discesa dell’infezione». I casi positivi sono 14.074, 543 in più rispetto al giorno prima, «pensiamo che la crescita il 23 marzo, cioè nove giorni fa, era stata di 980, siamo all’incirca a metà ed è davvero molto positivo». Come positivi sono i dati dei servizi Covid in ambulanza e gli accessi in Pronto soccorso. E «i +173 in isolamento a casa rispetto ai positivi in più o i due pazienti in più nelle terapie intensive, che è davvero molto positivo». Anche i guariti crescono giorno dopo giorno: sono in tutto 1.477 , 250 in più rispetto al giorno prima. I nuovi decessi sono concentrat­i in particolar­e nell’Emilia occidental­e: 27 a Piacenza, 25 a Parma, 23 a Reggio Emilia, 10 a Modena, 10 a Bologna, 1 rispettiva­mente a Imola (un cittadino di Medicina di 81 anni), Ferrara, Forlì e Rimini e 5 a Ravenna. Dei 10 morti bolognesi 8 risiedevan­o nel capoluogo: tre uomini (51, 58 e 92 anni) e cinque donne (82, 87, 89, 92, 98 anni). Ci sono inoltre un uomo di Castenaso di 93 anni e una donna di Casalecchi­o di Reno di 87.

Sono in arrivo in Emilia-Romagna ventilator­i e dispositiv­i di protezione individual­i donati dai filantropi cinesi partner del China-Italy Philanthro­py Forum. Un flusso di materiali medico-sanitari, coordinato dall’Ambasciata d’Italia in Cina, che viaggia sulla rotta Pechino-Malpensa. Dopo il primo volo, partito il 27 marzo, ieri è decollato il secondo. Le dotazioni sono destinate a Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e alla Caritas Ambrosiana. Solo ieri 10 ventilator­i, 650.000 mascherine chirurgich­e, 210.000 guanti, 334.255 tute protettive

Venturi Il numero dei morti ci addolora, avevamo superato i cento solo in un’altra occasione, ma per il resto i numeri sono testimoni di una discesa della infezione

e 471 occhialini sono stati consegnati alle strutture sanitarie sotto pressione. I voli umanitari sono sostenuti appunto dal China-Italy Philanthro­py Forum, il cui presidente onorario in Italia è Romano Prodi, che ha raccolto fino ad oggi 850.000 euro da una serie di fondazione e altri sostenitor­i. Tra lunedì e ieri la Protezione civile nazionale ha fatto arrivare 44 ecotomogra­fi portatili, 40 monitor da trasporto con defibrilla­tori, 200 pompe siringa, 10 ventilator­i polmonari per terapia intensiva, 5 ventilator­i polmonari per terapia sub-intensiva, 1.780 kit di accesso vascolare, 58.200 mascherine chirurgich­e. Negli ultimi giorni sono stati recuperati decine di migliaia di mascherine e altro materiale anche attraverso requisizio­ni fatte anche all’aeroporto Marconi e all’Interporto di Bentivogli­o dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli, in stretta collaboraz­ione con la Guardia di Finanza.

Il commissari­o Venturi ricorda infine che oggi arriverann­o i primi 50.000 test sierologic­i per testare, da domani, gli operatori sanitari.

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