La lettera ai tedeschi firmata da Merola «Amici, salvate l’Ue»
L’appello con il governatore e altri sindaci
Ci sono anche le firme del presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e del sindaco di Bologna Virginio Merola nella lettera-appello «agli amici tedeschi» promossa da Carlo Calenda di Azione e pubblicata ieri sul quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung. «Con il coronavirus la storia è tornata in Occidente. Dopo 30 anni in cui l’unica cosa rilevante è stata l’economia, oggi la sfida torna ad essere, come in passato, politica, culturale e umana», scrivono l’eurodeputato Calenda e un nutrito gruppo di governatori e sindaci delle principali regioni italiane. «La prima sfida riguarda l’esistenza stessa dell’Unione europea», continua il messaggio pubblicato sulla Faz, ma oggi l’Ue «non ha gli strumenti per reagire alla crisi in modo unitario». Per questo nove Stati europei «hanno proposto l’emissione di Eurobond per fare fronte alla crisi. Non si chiede la mutualizzazione dei debiti pubblici pregressi, ma di dotare l’Unione europea di risorse sufficienti per un grande rescue plan europeo, sanitario, economico e sociale, gestito dalle istituzioni europee». E invece «l’Olanda — prosegue la lettera — capeggia un gruppo di Paesi che si oppone a questa strategia e la Germania sembra volerla seguire».
«Un esempio di mancanza di etica e solidarietà», quello dimostrato dall’Olanda, che i promotori della lettera-appello ai tedeschi chiedono alla Germania di non seguire. Ricordando al popolo tedesco che «il debito della Germania dopo il 1945 era di 29,7 miliardi di marchi di allora», e che 21 Paesi tra cui l’Italia «consentirono alla Germania di dimezzare il debito e di dilazionare i pagamenti del debito restante», per permettere al Paese di «evitare il default». «Cari amici tedeschi, la memoria aiuta a prendere le decisioni giuste», conclude il messaggio sottoscritto anche da Bonaccini e Merola: «Il vostro posto è con i grandi Paesi europei. Il vostro posto è con l’Europa delle istituzioni, dei valori di libertà e solidarietà. Non al seguito di piccoli egoismi nazionali. L’Europa e’ piu’ forte di chi la vuole debole».
Un appello che il sindaco di Bologna, ieri, ha rivolto anche al popolo olandese. «Ho parlato alla televisione pubblica olandese — annuncia Merola su Facebook — della lettera aperta che abbiamo condiviso con Carlo Calenda. È in gioco l’Europa, i leader si devono dimostrare all’altezza di questo momento, non possono essere ciechi e far prevalere l’interesse nazionale». E anche Bonaccini, sulla propria pagina, insiste: «I tedeschi non dimentichino come dovrebbe comportarsi un grande Paese durante un’emergenza così drammatica».