Quel fumetto suona il rock
«Canicola» vede la collaborazione tra Setola e il musicista canadese Clancy
In anni non lontani era già capitato a Vasco Rossi, ribattezzato «comandante Brasko», e a Ligabue, per l’occasione «Liga Duck». Ora tocca a Zucchero Fornaciari, autore della recente “La canzone che se ne va”, diventare protagonista del numero 3358 del settimanale “Topolino”, da oggi in edicola. Il cui direttore editoriale, Alex Bertani, è originario del reggiano proprio come Zucchero. Con l’immancabile cappello, nelle 3 tavole disegnate da Alessandro Perina «SugarDuck» si gode la vita paperolese, mentre in altre pagine racconta la sua infanzia a Roncocesi, a 7 chilometri da Reggio Emilia. Ennesima conferma dei fili che da sempre intrecciano musica e fumetto, dai tanti disegnatori che negli anni hanno firmato l’immagine di varie edizioni del «Bologna Jazz Festival» al progetto Segnosonico, che ha visto coinvolti il disegnatore Stefano Ricci e il vibrafonista Pasquale Mirra.
Più di recente la casa editrice Canicola ha pubblicato il volume di grande formato Gli sprecati, del quarantenne fumettista bolognese Michelangelo Setola. «Un viaggio all’interno di una città industriale immaginaria dove vive un gruppo di operai edili», così Setola introduce la cittàprigione percorsa anche da Don Goffo, viandante silenzioso e novello Caronte. Il fumetto è parte di un progetto più ampio nato dalla collaborazione fra Setola e Jonathan Clancy, musicista di origine canadese ma da tempo a Bologna. Per un anno i due si sono scambiati tavole disegnate e brani musicali, alimentandosi a vicenda attraverso reciproche suggestioni. Il risultato sono l’albo di Setola e un conceptalbum di Clancy che uscirà per la Maple Death Records. Nei mesi scorsi i due si sono ritrovati insieme anche per alcune performance, con musica e disegni eseguiti dal vivo, che hanno restituito le atmosfere stranianti di un luogo indefinito, sospeso tra una natura arida e una città industriale.
Anche le storie cantate da un altro reggiano, il rapper Murubutu, sono state traclassiche dotte in «rapconti» illustrati dal disegnatore Ernesto Anderle, noto come Roby il Pettirosso e già autore di Ridammi la mano, volume dedicato a Fabrizio De Andrè. Le oltre 150 pagine del libro edito da Becco Giallo, che aveva già pubblicato Pinguini Tattici Nucleari a fumetti, riportano sedici canzoni di Murubutu come Anna e Marzio, I marinai tornano tardi e L’uomo senza sonno. Alcune sviluppate in lunghe strisce a fumetti, altre condensate in poche o addirittura in un’unica vignetta. Anche Anderle da tempo accompagnava con «live paintings» i concerti del rapper emiliano. «Un giorno - conferma lui stesso - decisi di illustrare la sua canzone I marinai tornano tardi per la mia pagina Facebook di Roby il pettirosso. Una volta pubblicata, Murubutu la vide e rimase molto colpito dal mio lavoro, al punto da chiedermi se potevo illustrarne altre due. Successivamente mi arrivò una sua telefonata dove mi proponeva di disegnare su megaschermo durante i suoi concerti».
Insegnante di filosofia e storia, il reggiano Murubutu, al secolo Alessio Mariani, da una decina d’anni ha intrapreso un progetto solista interamente dedicato allo storytelling, in cui sonorità hip hop fanno da tappeto ai suoi testi, per i quali è stata coniata la formula «letteraturap». Arrivando a utilizzare il fumetto nei suoi live, racconta, «proprio come nel passato, quando si utilizzavano immagini disegnate per accompagnare nelle piazze le narrazioni musicate. Nei live abbiamo provato a rievocare la figura del cantastorie e le sue dinamiche, sostituendo agli stornelli il rap e alle illustrazioni il disegno digitale. Mezzi diversi ma con un fine comune al passato, unire parole, note e illustrazioni per raccontare trame ed emozioni».