Ducati, Cubo, Barilla Tesori dai musei d’impresa
Gallerie come quella della Bper Banca o archivi come quello del colosso alimentare: tour a portata di mouse per scoprire un pezzo di storia industriale regionale
La cultura non si ferma nemmeno per i musei e gli archivi d’impresa dell’Emilia Romagna. Così, gli associati di Musimpresa (l’associazione italiana Archivi e Musei d’Impresa) propongono esperienze immersive che con un semplice click ci aiutano a liberare almeno la cultura dalla quarantena. Per quanto riguarda il nostro territorio, le porte virtualmente aperte riguardano quelle bolognesi dei musei Ducati e Cubo del Gruppo Unipol, l’archivio storico Barilla a Parma e la Galleria della modenese Bper Banca.
Non si tratta soltanto di visite virtuali alla ricerca di belle immagini per voli pindarici con la fantasia al largo delle nostre case, ma anche di momenti di approfondimento sulla storia delle realtà imprenditoriali interessate, e quindi anche del nostro Paese.
Per accedere ai tour virtuali è sufficiente cliccare il sito museimpresa.it o visitare i canali YouTube dei musei e archivi citati già accessibili, ai quali se ne aggiungeranno altri nei prossimi giorni con nuovi prodotti digitali.
Se pensiamo al Museo Ducati
di Borgo Panigale, entrare in questo luogo significa ripercorrere una storia di 90 anni tra sfide e successi di un’azienda celebre nel mondo, distribuita nelle sette stanze multimediali che si espandono intorno al simbolico, grande casco rosso, e ci sarà da perdersi tra modelli da competizione (fino alle Desmosedici MotoGp), accessori, foto, cimeli.
Dai motori ai curiosi oggetti pubblicitari dell’archivio storico di Cubo, in un video che ne testimonia e valorizza il suo patrimonio attraverso materiali audio, video, oggetti pubblicitari, il passo è solo quello di un cli
ck.
Spostandoci a Modena, sia pure in modo rigorosamente virtuale, ecco spuntare dalla Galleria di BPer Banca uno spazio che non è solo espositivo ma un progetto culturale in evoluzione. Oltre al sito, chi lo frequenta, è utile anche inoltrarsi su Instagram, dove sono visibili (anche attraverso video) i capolavori della collezione artistica.
Quanto all’archivio storico della parmense Barilla, le fotografie, i filmati, gli oggetti promozionali, le confezioni lungo 141 anni di storia sono un viaggio in una realtà iconica del Made in Italy, e gli oltre 35mila documenti catalogati, le migliaia di immagini dell’azienda, i 2.700 filmati pubblicitari incrociano inevitabilmente la nostra storia.
Il motivo dell’adesione di Museimpresa a chi con l’arte, i teatri, la musica e le iniziative colturali in genere cerca di tenere vivo il Paese, lo ha spiegato lo stesso presidente Antonio Calabrò: «Negli archivi e nei musei d’impresa italiani – le sue parole – sono contenute storie straordinarie, di donne e uomini che hanno inventato, sperimentato, prodotto, costruito ricchezza, lavoro e relazioni sociali. Questo Paese ha conosciuto stagioni drammatiche nella sua storia, ci siamo sempre rialzati perché tra gli elementi della nostra forza c’è la creatività, una straordinaria solidarietà e l’essere capaci di produrre una cultura larga, popolare, fortemente legata ai nostri territori».