Quelle salme sotto scorta al crematorio di Bologna
Ne continuano ad arrivare soprattutto dalla Lombardia e da Piacenza
Anche ieri una processione di camion dell’esercito ha accompagnato al crematorio di Borgo Panigale le salme di persone decedute fuori regione.
Continuano gli arrivi di salme da altre regioni e province nel polo crematorio di Borgo Panigale, diventata una delle strutture utilizzate per aiutare i servizi funerari delle aree più colpite dal coronavirus. Ieri i camion dell’esercito, scortati anche dai carabinieri, hanno trasportato altre bare in via Marco Emilio Lepido dopo le 33 arrivate da Bergamo la scorsa settimana. La città lombarda, diventata simbolo del dramma scaturito dall’epidemia di Covid-19 nelle ultime ore ha dovuto smistare oltre 170 bare fuori dal proprio territorio per procedere alla cremazione e sono state una trentina quelle dirette sotto le Due Torri. Come spiegato da Bologna Servizi Cimiteriali, la società che ha in gestione i cimiteri della Certosa e di Borgo Panigale, dove ha sede anche il forno per le cremazioni, si tratta di arrivi programmati insieme ai comuni della Lombardia, del Veneto e della Liguria che nelle ultime settimane hanno fatto richiesta di collaborazione. Anche da Piacenza, la provincia maggiormente in difficoltà in regione, proseguono i trasferimenti a Bologna. Potendo sfruttare un impianto con due linee, quello di Borgo Panigale è un polo che per il momento non sta risentendo del lavoro frenetico delle ultime settimane anche a causa dell’aumento per quanto riguarda la provincia di Bologna: è attivo 20 ore su 24 ed è stato «velocizzato» per poter garantire ritmi più sostenuti. Nei giorni scorsi anche a Molinella sono arrivate salme dal Piacentino.