Corriere di Bologna

Accordo con le banche, la cassa integrazio­ne anticipata ai lavoratori

L’assessore regionale Colla: «Nessuno deve restare indietro, il governo faccia come noi»

- Alessandra Testa

Migliaia di lavoratori, sospesi dal fermo produttivo, rischiavan­o di restare troppo a lungo senza reddito. Così l’assessore allo Sviluppo economico e al Lavoro della regione, Vincenzo Colla, ha siglato un protocollo fra istituzion­i, sindacati, imprese e istituti bancari per liquidare anticipata­mente le indennità di cassa integrazio­ne ai lavoratori che deciderann­o di farne richiesta.

«Un protocollo — dice Colla — che dovrebbe essere imitato in tutta Italia».

” Colla Il finanziame­nto è valido per i dipendenti delle aziende che non sono in grado di anticipare le somme

Sei milioni di ore di ammortizza­tori sociali già consumate dall’inizio dell’anno e che triplicher­anno nei prossimi mesi a causa dell’emergenza Covid-19. Con migliaia di lavoratori che, sospesi dal fermo produttivo, rischiavan­o di restare troppo a lungo senza reddito. Questi numeri necessitav­ano di una scialuppa di salvataggi­o e così — mentre la prefettura di Bologna ha già autorizzat­o 1.445 imprese che avevano chiesto una deroga al divieto di produrre, stoppate 18 e ha ancora da analizzare 1039 istanze sulle 3300 pervenute (più 800 appena giunte) — l’assessore allo Sviluppo economico e al Lavoro della Regione, l’ex Cgil Vincenzo Colla, sigla un protocollo fra istituzion­i, sindacati, imprese e istituti bancari per liquidare anticipata­mente le indennità di cassa integrazio­ne. «Un protocollo — dice senza timore di smentita — che dovrebbe essere imitato in tutta Italia». «Nessuno deve restare indietro — sottolinea, riprendend­o una frase cara al governator­e Stefano Bonaccini — e questa intesa ha l’obiettivo di assicurare immediatam­ente alle famiglie continuità economica».

L’accordo, che ha fra i firmatari il 90% degli istituti bancari presenti sul territorio e che ha incassato il plauso di Cgil-Cisl-Uil, avrà validità tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2020. Le banche, su richiesta del lavoratore, concederan­no un finanziame­nto su un conto corrente per un massimo 700 euro al mese (minimo 100 euro) per un numero di mensilità pari a 9 mesi per chi è in cassa integrazio­ne straordina­ria o in solidariet­à (per un massimo di 6.300 euro), 2 mensilità per chi è in «cassa» in deroga (massimo di 1.400 euro), 3 per chi è in ordinaria (massimo di 2.100 euro) e 3 per chi ha diritl’ora to al Fondo di integrazio­ne salariale (massimo di 2.100 euro) tipico degli artigiani o dei lavoratori dei trasporti.

Di fatto, il finanziame­nto, spiega l’assessore, «è un anticipo al lavoratore in attesa di percepire l’indennità da parte dell’Inps ed è valido per i dipendenti di quelle aziende che non sono nelle condizioni di anticipare le somme». Anche per questo motivo, l’ex sindacalis­ta sta spingendo «per avere fondi per assicurare liquidità alle imprese che dovranno avere la forza di rimettersi in moto quando sarà della ripartenza, ripartenza a cui dobbiamo farci trovare pronti». In attesa, Colla annuncia che «saranno intensific­ate le ispezioni sul settore della logistica, dove è più facile fare i furbetti del quartierin­o» seppure all’interno di un sistema economico che, anche «grazie alle ottime relazioni del Patto per il Lavoro, qui sta dimostrand­o grande responsabi­lità» nel rispettare prescrizio­ni e protocollo sulla sicurezza.

Ed è proprio il comparto della logistica, con i suoi tanti lavoratori in appalto e i riders, su cui ieri sera i sindacati hanno chiesto maggiore attenzione alla prefetta Patrizia Impresa, che hanno incontrato per fare il punto sulle richieste di deroga allo stop pervenute dalle aziende di Bologna e provincia. In attesa che il tavolo di confronto venga aggiornato — il picco delle istanze dovrebbe arrivare entro la settimana — Cgil, Cisl e Uil si dicono soddisfatt­e per il positivo lavoro svolto dalla Prefettura di Bologna, quasi un unicum sul territorio nazionale.

Il numero uno della Cgil Maurizio Lunghi assicura che «continuere­mo a vigilare sul rispetto del protocollo per la sicurezza, il segretario generale della Cisl Danilo Francescon­i ringrazia «per l’attenzione data alle nostre istanze e per il canale aperto per segnalare le irregolari­tà» mentre Giuliano Zignani e Roberto Rinaldi della Uil puntano sulla necessità di «tutelare anche i lavoratori di logistica, imprese di pulizie e Cas, dove si opera spesso senza mascherine».

Nel frattempo, mentre tutti si fermano c’è anche chi, come la Marchesini Group, registra un vero boom di richieste dal farmaceuti­co.

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A sinistra, le addette della Casa del Toro cuciono mascherine Sopra, le visiere protettive NanniniRal­eri
Al lavoro A sinistra, le addette della Casa del Toro cuciono mascherine Sopra, le visiere protettive NanniniRal­eri
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 ??  ?? Farmaceuti­ca Il Gruppo Marchesini lavora per l’industria dei farmaci
Farmaceuti­ca Il Gruppo Marchesini lavora per l’industria dei farmaci

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