Accordo con le banche, la cassa integrazione anticipata ai lavoratori
L’assessore regionale Colla: «Nessuno deve restare indietro, il governo faccia come noi»
Migliaia di lavoratori, sospesi dal fermo produttivo, rischiavano di restare troppo a lungo senza reddito. Così l’assessore allo Sviluppo economico e al Lavoro della regione, Vincenzo Colla, ha siglato un protocollo fra istituzioni, sindacati, imprese e istituti bancari per liquidare anticipatamente le indennità di cassa integrazione ai lavoratori che decideranno di farne richiesta.
«Un protocollo — dice Colla — che dovrebbe essere imitato in tutta Italia».
” Colla Il finanziamento è valido per i dipendenti delle aziende che non sono in grado di anticipare le somme
Sei milioni di ore di ammortizzatori sociali già consumate dall’inizio dell’anno e che triplicheranno nei prossimi mesi a causa dell’emergenza Covid-19. Con migliaia di lavoratori che, sospesi dal fermo produttivo, rischiavano di restare troppo a lungo senza reddito. Questi numeri necessitavano di una scialuppa di salvataggio e così — mentre la prefettura di Bologna ha già autorizzato 1.445 imprese che avevano chiesto una deroga al divieto di produrre, stoppate 18 e ha ancora da analizzare 1039 istanze sulle 3300 pervenute (più 800 appena giunte) — l’assessore allo Sviluppo economico e al Lavoro della Regione, l’ex Cgil Vincenzo Colla, sigla un protocollo fra istituzioni, sindacati, imprese e istituti bancari per liquidare anticipatamente le indennità di cassa integrazione. «Un protocollo — dice senza timore di smentita — che dovrebbe essere imitato in tutta Italia». «Nessuno deve restare indietro — sottolinea, riprendendo una frase cara al governatore Stefano Bonaccini — e questa intesa ha l’obiettivo di assicurare immediatamente alle famiglie continuità economica».
L’accordo, che ha fra i firmatari il 90% degli istituti bancari presenti sul territorio e che ha incassato il plauso di Cgil-Cisl-Uil, avrà validità tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2020. Le banche, su richiesta del lavoratore, concederanno un finanziamento su un conto corrente per un massimo 700 euro al mese (minimo 100 euro) per un numero di mensilità pari a 9 mesi per chi è in cassa integrazione straordinaria o in solidarietà (per un massimo di 6.300 euro), 2 mensilità per chi è in «cassa» in deroga (massimo di 1.400 euro), 3 per chi è in ordinaria (massimo di 2.100 euro) e 3 per chi ha diritl’ora to al Fondo di integrazione salariale (massimo di 2.100 euro) tipico degli artigiani o dei lavoratori dei trasporti.
Di fatto, il finanziamento, spiega l’assessore, «è un anticipo al lavoratore in attesa di percepire l’indennità da parte dell’Inps ed è valido per i dipendenti di quelle aziende che non sono nelle condizioni di anticipare le somme». Anche per questo motivo, l’ex sindacalista sta spingendo «per avere fondi per assicurare liquidità alle imprese che dovranno avere la forza di rimettersi in moto quando sarà della ripartenza, ripartenza a cui dobbiamo farci trovare pronti». In attesa, Colla annuncia che «saranno intensificate le ispezioni sul settore della logistica, dove è più facile fare i furbetti del quartierino» seppure all’interno di un sistema economico che, anche «grazie alle ottime relazioni del Patto per il Lavoro, qui sta dimostrando grande responsabilità» nel rispettare prescrizioni e protocollo sulla sicurezza.
Ed è proprio il comparto della logistica, con i suoi tanti lavoratori in appalto e i riders, su cui ieri sera i sindacati hanno chiesto maggiore attenzione alla prefetta Patrizia Impresa, che hanno incontrato per fare il punto sulle richieste di deroga allo stop pervenute dalle aziende di Bologna e provincia. In attesa che il tavolo di confronto venga aggiornato — il picco delle istanze dovrebbe arrivare entro la settimana — Cgil, Cisl e Uil si dicono soddisfatte per il positivo lavoro svolto dalla Prefettura di Bologna, quasi un unicum sul territorio nazionale.
Il numero uno della Cgil Maurizio Lunghi assicura che «continueremo a vigilare sul rispetto del protocollo per la sicurezza, il segretario generale della Cisl Danilo Francesconi ringrazia «per l’attenzione data alle nostre istanze e per il canale aperto per segnalare le irregolarità» mentre Giuliano Zignani e Roberto Rinaldi della Uil puntano sulla necessità di «tutelare anche i lavoratori di logistica, imprese di pulizie e Cas, dove si opera spesso senza mascherine».
Nel frattempo, mentre tutti si fermano c’è anche chi, come la Marchesini Group, registra un vero boom di richieste dal farmaceutico.