Denunciate e multate duemila persone in 20 giorni per aver violato le misure anticontagio
delle mascherine. I carabinieri ieri hanno denunciato una donna cinese di 38 anni per manovre speculative su merci. Nella parte dedicata ai tabacchi del suo bar la titolare aveva affisso un cartello che pubblicizzava la vendita dei dispositivi di protezione, sprovvisti di qualsiasi indicazione e a un prezzo ritenuto fuori mercato di 2,5 euro. Per lei anche il sequestro di tutte le 270 mascherine.
Nonostante la riduzione di oltre il 20% dei casi giornalieri nella provincia di Bologna, resta comunque alto il numero dei furbetti della passeggiata che violano le misure anti contagio. In totale dall’11 al 30 marzo sono state oltre 46 mila le persone controllate, 1923 denunciate o sanzionate. Fino al 26 marzo, col vecchio regime della denuncia in base all’articolo 650 del codice penale che prevede di comparire davanti al giudice rischiando una pena dell’arresto fino a tre mesi o un’ammenda fino a 206 euro, erano stati 1608 i denunciati, 100 al giorno. Per loro il decreto del 25 marzo retroattivamente ha previsto una multa di 200 euro. Dal 27 al 30 marzo, quando la denuncia è stata sostituita dalla contravvenzione (280 euro se pagate nei primi 5 giorni, o dai 400 ai 3mila euro) sono stati 315 i sanzionati, per una media di quasi 79 casi al giorno. Meglio sui locali: oltre 15 mila gli esercizi controllati, 71 i titolari o gestori sanzionati, di cui 3 con la nuova norma.