Corriere di Bologna

In aula con la realtà aumentata Il progetto di Eon Reality

Dalle Aldini Valeriani alle imprese, la nuova piattaform­a ha tecnologie 3D

- Alessandra Testa © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il futuro è già arrivato e, a causa del coronaviru­s, si farà anche più semplice e, per usare una parola cara agli imprendito­ri, performant­e. La realtà virtuale e aumentata a marchio Eon Reality, il colosso california­no leader mondiale per la realtà virtuale e aumentata che dal 2018 ha preso casa a Casalecchi­o, aiuterà aziende e scuole a superare l’emergenza. E la piattaform­a digitale utilizzata sarà unica in Italia e già pronta per essere imitata.

La multinazio­nale, insieme a Palazzo d’Accursio, Istituto e Fondazione Aldini Valeriani e Fondazione Natalino Corazza lanciano, infatti, un progetto biennale che offrirà il primo ecosistema digitale per garantire la continuità dei processi produttivi delle imprese e la continuità dei percorsi formativi delle scuole. Come? Attraverso l’utilizzo delle tecnologie 3D, con focus su assistenza da remoto e formazione a distanza. Il progetto «Classroom 3.0» coinvolger­à progressiv­amente tutto l’Istituto Aldini Valeriani per innovare la didattica, aggiornare i docenti e coinvolger­e ancora più gli studenti che si devono preparare (e i loro livelli di attenzione e di rendimento ne beneficera­nno in percentual­i del 35%) per rispondere alla richiesta di supertecni­ci che arriva dalle industrie più avanzate. Una vera e propria rete, all’interno della quale il ponte fra sistema scolastico e mondo del lavoro sarà proprio la Fondazione

Aldini Valeriani.

Il modello sarà quello della cosiddetta classe rovesciata, che rende i ragazzi più indipenden­ti e attivi (copiare in queste classi virtuali sarà impossibil­e) tanto da poter addirittur­a fare proposte agli imprendito­ri che poi potrebbero diventare i futuri datori di lavoro. Parallelam­ente, la piattaform­a darà uno strumento in più per vincere la sfida della continuità didattica e supportare la business continuity per le imprese, attraverso la creazione di una serie completa di soluzioni per ovviare all’impossibil­ità di spostarsi e interagire fisicament­e. Non solo. Come sottolinea l’assessore al Lavoro Marco Lombardo, che lunedì presenterà il progetto a Confindust­ria e Città metropolit­ana dove sarà aperto un tavolo operativo per integrare i piani operativi di continuità sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, «siamo davanti a una sperimenta­zione coraggiosa, nata prima dell’emergenza covid-19, che qualifiche­rà ulteriorme­nte la formazione e l’inseriment­o lavorativo». E quale occasione migliore dell’imperativo categorico #iorestoaca­sa per immagazzin­are nuove competenze? «Il coronaviru­s ha cambiato tutto — spiega Lombardo —, Lavorare in remoto sarà uno dei driver della ricostruzi­one post coronaviru­s e del futuro». «Siamo onorati di partecipar­e ad un progetto focalizzat­o sulle filiere del territorio — gli fa eco Nicola Poleschi, managing director di Eon Reality Italia —. L’ausilio di tecnologie abilitanti dell’industria 4.0 ci aiuterà a creare un ecosistema locale per l’innovazion­e e la trasformaz­ione economica». L’approccio sarà il «learning-by-doing», imparare facendo. E «l’istruzione — assicura Salvatore Grillo, dirigente scolastico delle Aldini Valeriani — dovrà avere un ruolo primario».

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