«Immaginate il vostro futuro» Il Suq del Santarcangelo Festival per sfidare la deriva pessimista
Apoco a poco sta dilagando sui social un annuncio, la reazione a una minaccia, un varco aperto: «Immaginate di vedere il vostro futuro (fantastico) come in un sogno premonitore, descrivetene 2 minuti e 17 secondi…». Così si legge nel gruppo Facebook «Dream Suq», attivato da Santarcangelo Festival. La prossima edizione della manifestazione era concentrata su vari temi e ricorrenze: il cinquantenario del festival stesso, i centenari di Fellini, Tonino Guerra, Isaac Asimov. A un racconto dello scrittore di fantascienza era ispirato il titolo, pensato mesi fa, «Futuro fantastico», guardando «ai 50 anni trascorsi per immaginare il 2050». Il progetto di Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande dei Motus si è materializzato in un «claim» che mostra la piazza della cittadina romagnola, in una cartolina vintage, invasa da un polipone metallico, una creazione di Franco
” La rassegna Inevitabilmente avrà una nuova veste d’emergenza. Pensiamo a eventi all’aperto
Brambilla, il nuovo disegnatore delle copertine di Urania. Un alieno, un essere imprevedibile, come il futuro. E il futuro sembra precipitato sul festival. Scrivono i direttori artistici: «Dopo il debito smarrimento e infiniti ripensamenti sui colori, le striature, le derive semantiche in cui immergere questa fatidica edizione 2020 – che inevitabilmente, date le incertezze attuali, avrà una nuova veste d’emergenza – abbiamo deciso che sì, avremmo continuato a usare “Futuro fantastico” per nominarla. Perché proprio ora rinunciare ai rilanci fantastici e alle visioni utopiche?». «Al momento non sappiamo come il festival si svolgerà - dice Daniela Nicolò - se non si può stare al chiuso negli spazi. Sicuramente non lo trasferiremo online. Si potrebbe fare qualcosa all’aperto, stando ben distaccati – il consiglio di amministrazione si sta interrogando su questi temi e aspettiamo di capire come la situazione evolverà». Il programma era chiuso: «Eravamo pronti a mandare in stampa il catalogo. Gli stranieri hanno già dato disdetta: la situazione dei viaggi è critica. I progetti più grossi, internazionali, dobbiamo buttarli via. Forse sarà un’iniziativa in due fasi, quella di questa estate, parziale, un segnale, e una seconda più compiuta. Tutto è in discussione. Ma noi abbiamo voluto lanciare questo Dream Suq». L’invito è chiaro: raccontateci sui social i vostri sogni di futuro: «Cosa si sogna in tempo di pandemia, cosa si desidera? Mettiamoli in piazza, raccontiamoli, scambiamoli, facciamoli diventare collante e carburante per ripartire! L’opposto del panopticon è il Suq, spazio impossibile da controllare nella sua concentrica conformazione e per il caos innato che lo compone… Un labirinto informale in cui condividere, scambiare, suggerire, mettere in campo saperi e pratiche: un mercato senza moneta, o meglio la cui unica moneta è la solidarietà nella solitarietà di adesso».