Corriere di Bologna

Addio a Sergio Rossi, re della scarpa

Positivo al Covid, aveva 85 anni: ha fatto la storia delle calzature di lusso

- Cavina

Lutto nel mondo della moda. È morto Sergio Rossi, fondatore dello storico marchio di scarpe di lusso, indossate dalle dive. Positivo al coronaviru­s, era ricoverato nel reparto di terapia intensiva all’ospedale Bufalini di Cesena. Era nato a San Mauro Pascoli 85 anni fa. A darne l’annuncio della morte è il figlio Gianvito, a capo dell’azienda, che il patron aveva già ceduto nel 1999.

La sindaca di San Mauro ha proclamato per domani il lutto cittadino.

L’ad Sciutto

La sua visione e il suo approccio rimarranno per noi una guida nella crescita del brand

Linee geometrich­e, tacchi alti, colori vivaci, azzardi di stile, scelte di qualità nei pellami e nei materiali. Comodità nonostante il lusso. Le scarpe delle star griffate Sergio Rossi hanno il tocco dell’eleganza del suo creatore. È il mondo della moda made in Italy, oggi a essere in lutto, per la scomparsa dell’imprendito­re e designer nato a San Mauro Pascoli 85 anni fa. Sergio Rossi si è spento l’altra sera, dopo aver contratto il coronaviru­s. Era ricoverato nel reparto di terapia intensiva all’ospedale Bufalini di Cesena. A darne l’annuncio della morte è il figlio Gianvito, a capo dell’azienda.

«Oggi tutti si uniscono nel ricordare il nostro caro Sergio», ha detto il ceo del gruppo, Riccardo Sciutto, «lui è stato un maestro e per me averlo conosciuto è stato un grande onore, così come avergli potuto mostrare l’archivio quest’anno». «La sua visione e il suo approccio — prosegue il manager — rimarranno per noi una guida nella crescita del brand».

La storia di Sergio Rossi è la classica parabola dell’uomo che si è fatto da sé. Pioniere della moda. Tra i punti di riferiment­o della fashion valley romagnola. Il primo successo, forse la prima vetrina sul mondo, partita dalla sua Rimini, è stato il paio di sandali indossati da Anita Ekberg in «La dolce vita» di Fellini. Nato come un modesto artigiano, aveva ereditato la passione per le calzature femminili su misura, dal padre calzolaio, che lo condusse in bottega subito dopo la Seconda Guerra Mondiale. A 14 anni già sfoggiava talento ed estro creativo. I modelli realizzati d’inverno insieme con il fratello Franco venivano venduti dalla famiglia, in estate, su una bancarella ambulante che girava lungo le spiagge da Rimini a Riccione.

Il primo stabilimen­to venne aperto a San Mauro Pascoli, nel 1951, e produsse subito collezioni di successo. Espression­i di un talento che evidenteme­nte a Fellini non sfuggì. Nel 1968 viene prodotta la prima scarpa a marchio. Arrivano pezzi iconici: il modello Godiva, pump che è diventato marchio di fabbrica. O i modelli Cachet o srMilano. L’export si espande ormai in tutto il mondo. L’ascesa del figliol prodigio a re delle scarpe di lusso riconosciu­to a livello internazio­nale passa anche attraverso collaboraz­ioni con un giovanissi­mo Gianni Versace, Dolce & Gabbana e Azzehanno dine Alaia.

Pur dettando lo stile, Sergio Rossi ha smesso di vestire i panni dell’imprendito­re calzaturie­ro nel 1999 quando ha ceduto il 70% della sua azienda al gruppo Gucci e nel 2005 anche il rimanente 30%. Poi è arrivato Kering, polo europeo dell’alta gamma di Francois-Henry Pinault, che ha trasformat­o definitiva­mente il brand in culto, aprendo store monomarca nel mondo. Nel 2015, le calzature di Sergio Rossi tornarono ad essere italiane, grazie all’acquisizio­ne di Investindu­strial, società di private equity di Andrea Bonomi. La società rilanciò il marchio che, dopo un periodo di difficoltà, tornò ad essere molto amato dalle star di Hollywood. Negli anni diverse dive ne calzato almeno un paio: Katy Perry, Anne Hathaway, Hilary Swank, Jennifer Lopez, Sarah Jessica Parker, Sharon Stone, Naomi Campbell, Halle Barry, Cate Blanchett, Chiara Ferragni...

Tra il 2008 e il 2013, il ruolo di direttore creativo è stato di Francesco Russo, e in quell’anno Angelo Ruggeri è entrato in azienda come design director, posizione che ha mantenuto fino alla prima metà del 2016. Oggi a fianco di Gianvito Rossi c’è il figlio Nicola, 26enne, che è stato candidato sindaco alle ultime elezioni comunali e candidato consiglier­e alle regionali. Ad aprile 2016 Riccardo Sciutto viene nominato ad dell’azienda, con l’obiettivo di crescere sui mercati internazio­nali.

Da parte sua Sergio Rossi aveva iniziato ad occuparsi del mercato immobiliar­e, senza però avere la stessa fortuna. Dal 2007 al 2013 è stato presidente del Cercal, la scuola internazio­nale di moda della scarpa. Il sindaco di San Mauro Pascoli Luciana Garbuglia, che parla di «grave perdita» e «valori importanti», ha proclamato per domani il lutto cittadino.

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Pioniere Sergio Rossi inizia a lavorare da ragazzo nella bottega del padre

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