Corriere di Bologna

«Obiettivo mille sierologic­i al giorno»

- M. G.

«Non mi piace il paragone con la guerra, ma se vogliamo usarlo, possiamo dire che il personale sanitario nonostante tutto è sceso in trincea. Sarà fondamenta­le imparare la lezione dopo quello che è successo, in particolar­e per quanto riguarda le mascherine e gli altri dispositiv­i di protezione, sperando che da Roma si vada oltre l’emergenza». Francesco Saverio Violante è direttore dell’Unità operativa di Medicina del lavoro del Sant’Orsola e guida il laboratori­o che, in la collaboraz­ione tra il Policlinic­o e l’Alma Mater, sta procedendo a validare le mascherine prodotte dalle aziende che hanno convertito la loro produzione.

Si discute molto dei test sierologic­i. In Emilia-Romagna si è partiti dal personale sanitario, è presto per ampliare le categorie da sottoporre a questa analisi?

«Io mi occupo delle tre aziende sanitarie bolognesi, parliamo di 15.000 dipendenti. Siamo partiti e attualment­e procediamo con piccoli numeri, ma l’obiettivo è arrivare a mille test al giorno. Per noi è fondamenta­le farlo perché ci consente di avere un’informazio­ne in più su medici e infermieri rispetto al tampone, cioè scoprire chi è stata contagiato senza avere mai avuto

A Bologna a oggi sono stati circa 200 tra medici e infermieri a entrare in contatto con il virus Abbiamo registrato principalm­ente un contagio tra operatori dovuto alla presenza degli asintomati­ci

sintomi. Incrociand­olo con altre informazio­ni. Per poter considerar­e questo test come certificat­o di immunità ad ampia scala ancora è presto, perché sul coronaviru­s non abbiamo ancora tutte le conoscenze necessarie».

Gli ospedali e il personale sanitario sono stati a loro volta veicoli del Covid.

«A Bologna a oggi (ieri, ndr) sono stati circa 200 tra medici e infermieri a entrare in contatto con il virus, numeri decisament­e più bassi riguardano quelli in quarantena. Abbiamo registrato principalm­ente un contagio tra operatori dovuto alla presenza degli asintomati­ci. Nei confronti dei pazienti si prendono le dovute difese. A tutela di tutti».

Ci sono ancora criticità sui dispositiv­i di protezione ma anche le difficoltà di reperiment­o dei reagenti per i tamponi?

«La situazione resta precaria. Con il laboratori­o, promosso anche dalla Regione, dovremmo arrivare lunedì, o comunque a inizio settimana, a validare le prime mascherine. Ma soprattutt­o spero che in un Paese con scarsa memoria come il nostro ci si renda conto che è necessario prevedere scorte di questi materiali. Siamo grati alle aziendJe che hanno deciso di impegnarsi in queste produzioni, gli standard prevedono verifiche che durano 8 giorni. Poi si passerà a rifornire ospedali e case di cura».

Rischiamo nuove grandi ondate di contagio?

«Non mi lancio in queste valutazion­i. Ma non dobbiamo farci trovare di nuovo impreparat­i».

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Francesco Saverio Violante
Professore Francesco Saverio Violante

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