Vini, libri, piante e ferramenta Boom dell’economia a domicilio
Si ordina su WhatsApp o via e-mail e social Il trasporto dei pacchi avviene in bici o taxi Così imprese familiari si organizzano come possono
In questo weekend si è aggiunto anche il San Domenico. Il ristorante di Imola con 2 stelle Michelin consegna a domicilio. A casa arriva anche il famoso «Uovo in raviolo San Domenico con Parmigiano e tartufo» con tanto di tutorial con le informazioni per la cottura. Al Pratello, invece, il ristorante «Quanto Basta» consegna a domicilio vini, pecorino e guanciale con tanto di kit per gricia e matriciana mentre per i piatti pronti utilizza i taxi. Potere del virus e della capacità del commercio di adeguarsi alle nuove condizioni. Ordini su WhatsApp o mail e social e trasporto in bici o taxi. Così fuori dai circuiti del delivery delle piattaforme web, le imprese familiari si organizzano come possono e la consegna la fanno direttamente loro.
«Le attività chiuse come i ristoranti stanno mettendo in campo queste ipotesi di lavoro alternative per provare a reggere un po’ il colpo, poi ci sono gli alimentari che hanno aggiunto questo modalità come servizio per chi deve stare a casa — dice Loreno Rossi di Confesercenti — Ma c’é anche chi in questo momento è avvantaggiato. Le pizzerie d’asporto ora stanno addirittura assumendo personale».
Ma, aggiunge Giancarlo Tonelli dell’Ascom, ormai, dopo diverse settimane di isolamento forzato, la questione non si limita solo al cibo. «La questione della consegna a domicilio sta prendendo piede e non riguarda solo l’alimentare che viaggia con numeri significativa perché la gente almeno in questo comparto continua a spendere — spiega Tonelli — Altri generi si stanno muovendo; penso a vivai, ottici, lavasecco oppure le erboristerie o le profumerolo rie». O come le librerie che in città si sono già riorganizzate. Ulisse di via degli Orti, per esempio, riceve ordini via mail la mattina e consegna nel pomeriggio, stessa cosa Trame e Ubik.
«A noi sta andando molto bene — racconta Giancarlo della Confraternita dell’Uva — oggi abbiamo spedito un pacco a Parigi e uno a Goteborg. C’è chi piuttosto che usare Amazon preferisce pagare le spese di spedizione». In città, invece, «ci stanno chiedendo un sacco di regali perché per compleanni, feste e tutto il resto la gente non si vede più. C’è chi vuole un libro e chiede a noi di scrivere il bigliettino, oppure chi si fida e fa scegliere direttamente a noi che poi mandiamo un pacco sorpresa». Nell’elenco poi c’è la lunga sfilza di edicole che in queste settimane hanno deciso di garantire il servizio di consegna dei quotidiani fino davanti alla porta di casa. Nella truppa di chi ha provato ad adeguarsi ci sono anche la. Ma sono i vivaisti quelli che vanno per la maggiore. Da Flordenny a Granain questo periodo lavorano da mattina a sera per stare dietro ai tempi di consegna. Per il trasporto si è organizzato anche Green Garden. «Facciamo quello che si può, i clienti gradiscono».
E oltre alle piante per chi resta tanto tempo in casa ci sono anche i lavoretti da sbrigare. «Noi portiamo un po’ di tutto — spiega Michele della ferramenta di via Dagnini —. Alla fine le cose che chiedono sono sempre le stesse: pittura, secchio, scopa, il flessibile per la doccia, qualche lampadina. Poi chiamano tutti per le mascherine ma quelle sono inesistenti». Chiaramente, però, il comparto che tira di più resta l’alimentare. Simoni, la, storica salumeria del Quadrilatero, ha dovuto adeguare il servizio solitamente dedicato ai turisti che lasciavano Bologna con mortadella e Parmigiano. «Ce l’hanno chiesto i nostri clienti e ci siamo organizzati». Niente piattaforme online perché «il nostro non è un commercio standardizzato, il cliente vuole quel genere di prosciutto o quel tipo di formaggio che prende sempre».
La consegna avviene «con bici con pedalata assistita, borsa refrigerata e pos senza fili. Poi visto che si sta a casa tanto, si beve anche di piu. «Noi siamo impegnati tutti i giorni nelle consegne tra Bologna, Modena e provincia — dice Luca dell’Enostore di Bazzano — è anche un grande segno d’affetto da parte dei nostri clienti perché non siamo per niente social».
Il libraio
Oggi abbiamo spedito un pacco a Parigi e uno a Goteborg
C’è chi, per non usare Amazon preferisce pagare le spese di spedizione
Voglia di verde
Da Flordenny a Green Garden, i vivaisti sono quelli che vanno per la maggiore
Per i lavoretti
Le ferramente portano pittura, secchio, scopa, il flessibile per la doccia e lampadine
Conf esercenti
Sono ipotesi di lavoro alternative per reggere un po’ il colpo Ma c’é anche chi in questo momento è avvantaggia to Le pizzerie d’asporto ora stanno addirittura assumendo