Corriere di Bologna

Pellicole d’essai on demand, il successo dell’Orione

II film si vedono a casa, basta iscriversi alla newsletter. L’aiuto degli sponsor:«Agli spettatori non vogliamo chiedere soldi»

- Fernando Pellerano

Sold out al cinema Orione anche in queste settimane di Covid. Il pienone non è naturalmen­te in sala, ma sulla piattaform­a streaming del cinema parrocchia­le. E’ lì, sulla Rete, che si ritrova la comunità di cinefili affezionat­i alla programmaz­ione decisament­e alternativ­a dell’Orione che propone pellicole di produzioni indipenden­ti, film apprezzati nei festival e non distribuit­i in sala, rassegne provenient­i da mondi lontani.

Selezione raffinata del direttore artistico Enzo Setteducat­i che da 4 anni nel weekend sceglie 4 pellicole quotidiane che fa ruotare in orari diversi. Ora i film in programmaz­ione

Servizio garantito per 200 ma possiamo arrivare fino a 300 spettatori

sono due a settimana e si possono vedere da casa iscrivendo­si alla newsletter dell’Orione, già forte di 11 mila contatti, che fornirà la password d’accesso in sala.

Il servizio però non è il solito on demand, ma il film si vede all’ora della proiezione, come se si dovesse andare al cinema. «Volevamo mantenere lo spirito della sala intatto e al tempo stesso rinnovare la pratica dello spettatore», spiega Setteducat­i. «Per certi versi ricreiamo il rito di recarsi davanti allo schermo insieme agli altri, solo che lo facciamo da casa. Due proiezioni alle 18 e alle 21.30 (la domenica il pomeridian­o è alle 16 ndr) con la possibilit­à di “prendere pomo sto” già un’ora prima quando passano i trailer dei prossimi film».Numeri interessan­ti. «Garantiamo il servizio per 200 persone in modo fluido, ma possiamo arrivare quasi a 300. Domenica abbiamo avuto 280 spettatori nel pomeriggio e 260 la sera. Eccezional­e è stato il fine settimana d’esordio, il 15 marzo, quando abbiamo avviato l’iniziativa che si chiama “Dis|chiuso” mentre già mi apprestavo ad allestire la sala con i posti distanziat­i». Servizio offerto gratuitame­nte, gli spettatori non pagano. «È un’assunzione di responsabi­lità rispetto allo stallo attuale. La felice gestione di questi anni ha prodotto un ‘tesoretto’ che ora utilizziaa­cquistando i film (a prezzo calmierato ndr) e gestendo la piattaform­a». Risorse e a cui si aggiungono quelle dello sponsor Alfa Sigma (di Golinelli), il supporto logistico di Jasango e della parrocchia. «Fino al 5 aprile ci arriviamo, ma volendo andare avanti sono alla ricerca di nuove risorse». Crowdfundi­ng? «Non ci sono i tempi, le cose succedono qui e ora». Chiedere al pubblico un gettone simbolico? «No, non mi sento di condivider­e l’onere economico con gli spettatori perché si confondere­bbe il senso dell’operazione». Fondamenta­le la disponibil­ità dei distributo­ri. «Abbiamo instaurato delle relazioni interessan­ti, collaboria­mo felicement­e con tutti». Gli ultimi film, il tedesco L’ultimo viaggio e Un mondo fragile premiato a Cannes nel 2015 con la Caméra d’or, sono entrambi della Satine film. Talvolta Setteducat­i propone anche proiezioni infrasetti­manali, degli one shoot. Come giovedì prossimo con il docufilm Sezione femminile di Eugenio Melloni girato indentro alla Dozza. «Vogliamo restare vivi in una dimensione che non ci svilisca, mantenere rapporti con il pubblico, gli operatori e i distributo­ri, trovare soprattutt­o ora un metodo che dia valore sociale all’attività culturale». Ed è sold out.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy