La maratona rock che cura e fa solidarietà
MusicaCheCura unisce le esibizioni live (in tv e su Facebook) di numerosi artisti. Stasera e domani i concerti saranno l’occasione per aiutare la Protezione Civile. Murubutu: «L’emergenza ci ricorda che il tempo è prezioso»
«MusicaCheCura» è il festival online nato da un’idea di Django Concerti che vuole mettere a stretto contatto la musica con la solidarietà. Oggi e domani dalle 18.30 alle 23.30 su LepidaTV, o sulle pagine Facebook di Django Concerti, di Emilia-Romagna Music Commission, e sulle pagine dei tanti artisti che hanno aderito, le esibizioni di Apollo Beat, Buzzy Lao, Chris Obehi, Claver Gold, Clinton Fearon Music, Chico Trujillo, Davide Shorty, España Circo Este, Forelock, Godblesscomputers, Junior V, Massimo Zamboni, Mama Marjas, Marianne Mirage, Mellow Mood, MyOwnMine, Moder, Murubutu, Nico Royale, Nandu Popu, Raphael, Technoir, Thinkaboutit, Tmhh e Tony Moreno (Eskorzo). Un dj set sancirà la fine delle serate, mentre ogni live sarà intervallato da contributi video per sensibilizzare la raccolta fondi per la Protezione Civile sulla piattaforma GoFundMe. Tra gli artisti figura Murubutu, rapper reggiano.
Un artista quale approccio deve avere rispetto ad un festival in streaming?
«Per un artista è qualcosa di nuovo. Siamo abituati ad esibirci davanti a un pubblico, e farlo difronte a una telecamera in casa è diverso, soprattutto per un rapper che non ha quella dimensione strumentale che può avere un cantautore con la chitarra. Però, il rapper è abituato a fare musica con pochi mezzi ed in modo spontaneo, non è una cosa impossibile. Per un fan è una variante della dimensione live in cui può vedere il suo artista in modo diverso».
Il suo set cosa prevede? «Qualche brano sopra delle strumentali e a cappella».
Tutti questi streaming in giro per la Rete sono dei palliativi?
«Sì, assolutamente. Il live è un evento umano, non c’è solo un prodotto proposto in