La crisi cambia la Coop Boom di spese online e nuove assunzioni
Turrini : Vendite a più 7,5% ma investiamo più di quanto riceviamo
Picco di acquisti online, fino a 18 mila richieste al giorno e punti vendita da riorganizzare. Coop Alleanza 3.0 affronta l’emergenza con un impiego massiccio di misure di sicurezza, servizi per i soci, iniziative di solidarietà e anche nuove assunzioni: 431 di cui 320 solo in regione. Aumentano anche le vendite ma, dice Turrini: «Su 16 milioni di margine ne abbiamo già investiti 20». Dimezzati il numero degli scontrini (ovvero le presenze in negozio) ma lo scontrino medio lievita del 60%.
Numero di scontrini (ovvero presenze in negozio) praticamente dimezzati, ma più ricchi, (quasi del 60% in più rispetto a marzo del 2019), e soprattutto tanta spesa ordinata online consegnata domicilio e, presto prenotata tramite un’app. Ma anche nuove assunzioni e uno sguardo in più alle fasce deboli.
L’emergenza sanitaria che rivoluziona i comportamenti dei consumatori può incidere anche sui piani industriali del colosso cooperativo della grande distribuzione quale è Alleanza Coop 3.0 .
«Di sicuro si è disegnato uno scenario nuovo», confida il presidente Adriano Turrini. E chissà per quanto tempo. «Noi siamo ancora nella fase uno»,e quello che si affronta ogni giorno sono la sicurezza di lavoratori e frequentatori dei punti di vendita e i servizi per soci e clienti. Ma tutto questo, va avanti il manager, «rappresenta per noi, anche in futuro, un maggior impegno in quanto leader del settore, etici e sostenibili», con un rafforzamento dei valori di «solidarietà e coesione sociale» della cooperazione.
È sui numeri, però, che si giocano le strategie. A partire dalla spesa online, che subirà un’incremento strutturale. Easycoop, la società che gestisce le consegne era preparata a 1400 ordini giornalieri. All’inizio dell’allarme sanitario si è schizzati a 1700. A marzo ormai le richieste hanno raggiunto picchi di 18 mila e, tra magazzini e distributori, si riesce a soddisfarne 2.200 ogni 24 ore. Anche per questo, la Coop è ricorsa a nuove assunzioni. Le assunzioni per fronteggiare l’emergenza covid-19, commessi «indoor» compresi, sono state 278 in totale di cui in 205 in Emilia – Romagna. I nuovi addetti per potenziare i magazzini sono 153 di cui 115 solo in regione.
A proposito di solidarietà, è molto apprezzata l’iniziativa «L’unione fa la spesa», di consegna gratuita a casa delle persone in difficoltà). Queste le cifre al 6 aprile: 4000 spese recapitate a 5000 persone in 200 comuni con oltre 100 associazioni coinvolte; in Emilia-Romagna 65 comuni serviti e 2.700 spese consegnate in collaborazione con 58 associazioni.
La sperimentazione della spesa prenotata, infine, è partita da Crevalcore: lì si telefona e si attende in una fila dedicata aspettando di essere chiamati. La stessa modalità passerà presto da un’app.
A differenza di altri settori, è chiaro che la grande distribuzione ha beneficiato dal virus, in termini di fatturato. È capitato anche al colosso emiliano ma, ci tiene a precisare Turrini, «è anche vero che Coop Alleanza 3.0 ha deciso di investire più di ciò che riceve. Con 1516 milioni di margine abbiamo già investito 20 milioni». Investimenti che vanno anche a favore della comunità in termini di donazioni, iniziative di solidarietà che coinvolgono soci e clienti, fondo sociale e sconti sui buoni spesa alle fasce deboli e ai cassaintegrati.
Ad ogni modo le vendite sono aumentate del 7,5% (4,5% in Emilia-Romagna con una spesa media mensile aumentata del 55,9%) con una flessione molto lieve rispetto al mercato, negli iper, comunque, soprattutto adesso, i meno frequentati.
Dopo le difficoltà degli anni precedenti, non si capisce quanto il momento attuale impatterà sul bilancio. Ma, fa sapere Turrini, nel 2019, prima dello tsunami coronavirus, «stavamo già seguendo un piano industriale di ripresa e stiamo andando meglio di quanto previsto sia in termini di costi che di marginalità». il bilancio 2019 verrà presentato il 30 aprile e «mostreremo — anticipa — come nel 2019 si produce finalmente cassa, si registra un aumento delle produzioni e le perdite sono più che dimezzate. Nel 2021 si vedranno gli utili», ma adesso, ribadisce, «l’urgenza è capire come vivere serenamente la situazione». E rivendica alcune delle misure attuate prima dei concorrenti e dei decreti, come la chiusura domenicale e alle 19.30 negli altri giorni, i prezzi bloccati e un impiego massiccio di misure di sicurezza e dpi. Tra le agevolazioni concesse ai lavoratori, infine, segnala — oltre alla flessibilità e il ricorso allo smart working — anche un fondo ferie solidale e la consulenza psicologica.
Si è disegnato uno scenario nuovo Noi siamo ancora nella fase uno ma il futuro va nella direzione un rafforzame nto dei valori di solidarietà e coesione sociale