Test sierologici ai sanitari, solo il 3% risulta positivo
A parte i decessi ancora alti, continua il trend positivo. Intanto ieri è stato raggiunto il record di 1000 volontari al lavoro in regione
Su quasi un quarto degli operatori sanitari dell’EmiliaRomagna meno del 3% è risultato positivo al test sierologico. «Per loro ci sarà ora un esame più approfondito che ci dirà se la malattia è ancora in corso o è stata superata», spiega il commissario regionale per l’emergenza coronavirus Sergio Venturi.
Venturi
Ai medici e agli infermieri che hanno gli anticorpi faremo ora un nuovo test per capire se la malattia è stata superata o se è ancora in corso, in quel caso l’operatore dovrà restare a casa
Su quasi un quarto degli operatori sanitari dell’EmiliaRomagna meno del 3% è risultato positivo al test sierologico. «Per loro ci sarà ora un esame più approfondito che ci dirà se la malattia è ancora in corso, e quindi l’operatore dovrà stare a casa, o è stata superata», spiega il commissario regionale per l’emergenza coronavirus Sergio Venturi che ha enfatizzato la modalità analoga individuata dalla Ferrari per testare, su base volontaria, i suoi dipendenti con il progetto Back on Track. «È giusto che se vogliamo tornare alla normalità le grandi imprese traccino la strada», dice, ricordando anche quanto stanno facendo Lamborghini e Ducati.
Mercoledì sera erano stati testati 13.156 operatori dipendenti del servizio sanitario regionale o delle residenze per anziani, che sono le due categorie prioritarie per la regione. «Le positività — spiega Venturi — sono 389, un po’ meno del 3%. Speriamo di essere ancora più veloci nell’effettuare i test». Il quadro dei dati continua ad essere positivo, a partire dal calo di 47 ricoveri nei reparti Covid e 6 nelle terapie intensive, ma resta la grande eccezione dei decessi che anche ieri sono stati parecchi, 82 in tutta la regione. Nel territorio bolognese sono stati 11 quelli registrati dall’Ausl: quattro donne (di 46, 82, 90 e 93 anni) e due uomini (78 e 96 anni) nel capoluogo, otre a due uomini di Molinella (68 e 83), una donna di Zola (84) e un uomo rispettivamente a Baricella (56 anni) e San Giorgio di Piano (86). Deceduto anche un cittadino di 75 anni di Medicina.
Il record raggiunto ieri è stato quello dei volontari all’opera, ben 1.000. «Dall’inizio dell’emergenza, si contano 16.319 giornate di impegno — sottolinea Venturi —. Sono di supporto ai Comuni per le attività di assistenza alla popolazione, con un rilevante apporto degli scout Agesci, aiutano le Ausl nel trasporto degenti con ambulanze, trasporto campioni sanitari e consegna farmaci, e per disinfezione e sanificazione dei mezzi di soccorso». Ieri davanti a 50 ospedali, da Piacenza a Rimini, c’è stato il flash mob di volontari e dipendenti dell’Agenzia regionale della protezione civile, lunghi applausi e sirene spiegate per dire grazie a chi è impegnato in prima linea nell’emergenza e per ribadire «Noi ci siamo e ci saremo» (foto).
È infine arrivato ieri all’aeroporto di Linate un contingente di 18 medici volontari (si aggiungono ai 16 medici e 20 infermieri già arrivati) destinati alle strutture ospedaliere e sanitarie. Fanno parte della task force permanente attivata dalla Protezione civile nazionale per aiutare le regioni più colpite. Andranno a Piacenza (2), Parma (2), Reggio Emilia (3), Modena (2), Bologna (3), Ferrara (2) e Romagna (4).