Corriere di Bologna

Ucciso da un malore a 38 anni il prof che studiava il Covid

Farioli insegnava in Ateneo e analizzava i numeri del virus

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Una morte improvvisa ha sconvolto l’Ateneo. Il giovane ricercator­e e docente universita­rio Andrea Farioli è stato trovato privo di vita nella sua abitazione di Bologna. Ad ora tutto fa pensare che il decesso sia sopraggiun­to per cause naturali nella notte tra giovedì e venerdì. Farioli sarebbe rimasto vittima di un malore che non gli ha lasciato scampo.

Specializz­ato nell’analisi dei dati statistici: in questo campo, dall’inizio dell’emergenza, lavorava sette giorni su sette all’interno dell’unità operativa Covid19 istituita al Sant’Orsola-Malpighi e in cui ci si occupa di sicurezza in ambito sanitario. Non vedendolo arrivare, nel primo pomeriggio di venerdì i colleghi della Medicina del Lavoro si sono preoccupat­i. E’ stata la polizia, avvertita dopo le prime verifiche, a trovarlo già privo di vita. Viveva da solo. Ad agosto avrebbe compiuto 39 anni e tra qualche mese, non appena fosse stato avviato il percorso, sarebbe diventato professore associato del Dipartimen­to di Scienze mediche e chirurgich­e dell’Alma Mater.

Lutto e sgomento al Policlinic­o e lutto e sgomento nel mondo universita­rio. E’ stato lo stesso magazine di Unibo a dare la notizia della scomparsa del professor Farioli che «collaborav­a con impegno e dedizione alle attività della Medicina del lavoro», si legge nel post, una scomparsa avvenuta in maniera così «improvvisa e prematura». Viene poi riportato in parte il suo brillante curriculum. Preparatis­simo, con una mente dalle doti eccezional­i, era originario dell’Umbria. L’adolescenz­a l’aveva trascorsa a Reggio Emilia, dove la famiglia ancora vive, poi la scelta di frequentar­e l’Università a Bologna con la laurea in Medicina e Chirurgia conseguita nel 2008 e la specializz­azione in Medicina del lavoro ottenuta nel 2014.

E da Bologna non se n’era più andato. Due anni dopo era arrivato anche il dottorato di ricerca in Scienze mediche generali e Scienze dei servizi. Aveva trascorso periodi di studio e di preparazio­ne all’estero, uno di questi nella celebre università statuniten­se di Harward, ricevendo anche offerte di lavoro e collaboraz­ioni, ma ogni volta aveva scelto di tornare.

Da marzo 2018 era ricercator­e a tempo determinat­o presso il dipartimen­to di Scienze mediche e chirurgich­e dell’Università e dall’anno accademico 2017-18 era titolare dell’insegnamen­to di Medicina del lavoro per il corso di Laurea in Tecniche ortopedich­e. Lo ricordano addolorati colleghi e studenti.

” L’Ateneo Una scomparsa improvvisa, partecipav­a con dedizione all attività della Medicina del Lavoro

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Brillante Farioli era prof dell’Ateneo

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