«Vivo più lento e ho imparato a stirare»

Antonio Bagnoli

Antonio Bagnoli, le ha insegnato qualcosa questa quarantena?

«Ho imparato ad andare più lentamente e ad avere più pazienza. Situazione estraniante per me che ho sempre corso. Le giornate passano eccome».

Editore, una moglie, due figli: superato l’esame famiglia?

«L’ha superato ieri mia figlia Elisa che studia Medicina a Terni: Biochimica 2, online, chiusa in camera. Quando abbiamo sentito un urlo abbiamo capito che era andato bene. Invece Carlo, ancora liceale, segue le lezioni online sul divano per poi fare ginnastica in terrazza, poi la play, gli amici in video chat… ecco, lui non è mai uscito. Entrambi bravi. Insomma, tutto bene, anche con mia moglie».

Scoperto qualcosa di nuovo in lei?

«Rispo ndo con una battuta: moglie effettiva una, mogli percepite tre. In realtà la conoscev o molto bene già prima e ho avuto solo delle conferme».

Lei ogni tanto va in redazione, questo aiuta.

«Aiuta tutti, certo. Anche se incontro diversi “negazionisti” che prendono in giro chi è in fila con le mascherine. C’è preoccupazione perché l’attività è crollata. Cerchiamo di avere delle idee, per esempio con Caterina Cavina iniziano le presentazioni letterarie online all’Ambasciatori che ha raccolto la nostra proposta».

Tornando a casa: si sono strette le relazioni con i vicini?

«Sempre andati d’accordo, non ci si disturba, anzi ci si aiuta».

E in casa ha fatto qualcosa che non faceva da tempo?

«Ho tirato giù la chitarra, l’ho spolverata, cambiato le corde e ho suonato: Sally di Vasco, Generale di De Gregori… Ho stupito i ragazzi, “allora papà sai suonare davvero!”»

Ma qualcosa di più utile per la famiglia?

«Mia moglie è più brava a pulire e rassettare, io invece cucino. Il piatto vincente è stato polenta con salsa di formaggio. Ora che ci penso però c’è una grande novità».

Quale?

«Ho imparato a stirare, ma bene eh. Con un tutorial. Mia moglie si rifiuta, ora alle camicie penso io».