Il fronte dimenticato
Il film dei registi Stanzani e Soglia racconta la Liberazione della città Su MyMovies dal 21 al 25
C’è ancora un tesoro nascosto di immagini in grado di raccontare schegge di storia come quelle relative alla Liberazione di Bologna. Per esempio dal Sudafrica o dall’Archivio delle forze armate americane di Washington perché, racconta Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna, «è come se Bologna fosse stata liberata dal mondo che era accorso». Dopo un lavoro di scandaglio di un anno e mezzo, alcune di esse si potranno vedere nel nuovo film di Paolo Soglia e Lorenzo K. Stanzani. The Forgotten Front. La Resistenza a Bologna contiene materiali di vari archivi, dall’Anpi al Parri. Compresi quelli, pressoché inediti, del fondo privato di Edo Ansaloni, scomparso a 95 anni a fine gennaio.
Ideatore del Museo memoriale della Libertà accanto al cimitero dei Polacchi, sulla via Emilia, ad Ansaloni si devono le prime immagini della Liberazione di Bologna il 21 aprile 1945, quando filmò con una cinepresa sia l’ingresso a Bologna dei soldati polacchi che la festa in una piazza Maggiore che quel giorno pian piano si andò ripopolando dopo lungo tempo. «Ansaloni - racconta Soglia - negli anni ‘40 fotografava piante e fiori dei vivai per i cataloghi dell’azienda di famiglia ed era un cineoperatore dilettante. Durante l’occupazione tedesca, si mise anche a filmare e fotografare quello che avveniva in città. Saliva sui tetti, anche in modo sconsiderato, per riprendere i bombardamenti e filmava le fughe nei rifugi». Il fronte dimenticato, prodotto da Orso Rosso e grazie all’iniziativa di Comune, Cineteca ed Hera, sarà visibile in streaming sulla piattaforma MYmovies da martedì 21 a sabato 25 con un biglietto virtuale di 3 euro che sarà valido 24 ore, dalle 19,30 di ciascun giorno. Inoltre, tutti i giorni alle 19 si potrà assistere, in diretta sui
profili Facebook della Cineteca e di MYmovies, alle presentazioni a più voci del film, che si è avvalso di storici come Luca Alessandrini, Luca Baldissara, David W. Elwood e Toni Rovatti e della colonna sonora di Marco Pedrazzi, eseguita dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Stefano Conticello.
Nel documentario, racconta Stanzani, già autore di altri lavori sulla storia recente, «ci sono anche riprese non perfette, persino un po’ sfocate, perché fatte da appassionati. Ma abbiamo voluto che il materiale fosse eterogeneo, proprio come la Resistenza, che era qualcosa in divenire per chi vi partecipava». The Forgotten Front, che ha avuto anche 120 contributi da una campagna di crowdfunding, non vuol essere un film agiografico, conferma Soglia, figlio del partigiano Sergio, nome di battaglia Ciro: «Il nostro è un film sulla Resistenza in città, basato sulla ricostruzione storica degli avvenimenti e non sulle memorie individuali. Abbiamo scelto, inoltre, di ricordare che la Resistenza è stata fatta da giovani, se non da giovanissimi».
L’opera ha goduto anche del sostegno, circa 36mila euro, della Regione Emilia-Romagna. Con l’assessore alla Cultura Mauro Felicori che ricorda come, nonostante l’emergenza Covid-19, al bilancio della Cultura non verrà tolto nemmeno un euro. Anzi, anticipa, «ci sarà un milione di euro in più per una diffusione a livello nazionale della rassegna “Doc in Tour” e per il secondo bando di Emilia-Romagna Film Commission di sostegno alla produzione, che si aprirà a luglio». Felicori auspica anche che per il prossimo avvio del secondo triennio della legge regionale sul cinema ci possa essere «un giudizio collettivo e partecipato sui risultati raggiunti sinora».