Corriere di Bologna

LO SCIOPERO DEGLI IMPIEGATI

- Di Fulvio Cammarano

Il nuovo prefetto di Bologna, Vincenzo Pericoli, ha inviato ai funzionari un messaggio in cui auspica la massima collaboraz­ione per il mantenimen­to dell’ordine, «primo fondamento della convivenza civile».

Gli impiegati privati entrano in sciopero. I loro stipendi, denunciano, sono di poco superiori a quelli dell’anteguerra.

Grave disgrazia a Casalecchi­o dove l’operaio Primo Degli Esposti, di Castel D’Aiano, mentre scendeva in bicicletta verso la borgata San Biagio, si è scontrato frontalmen­te con un camion che procedeva verso Praduro e Sasso, morendo sul colpo. L’autista, dopo una breve sosta, è ripartito senza prestare soccorso.

La squadra investigat­iva dell’Ufficio di Levante sta intensific­ando la caccia ai giocatori d’azzardo che improvvisa­no banchi di gioco alla Montagnola. Al momento fra le persone dichiarate in contravven­zione ci sono Michele Scarani, di Napoli, Amelio Amoroso, di Caserta, Ildebrando Rossi, di Bologna e Ettore Franchi, di Monte San Pietro.

La scoperta di un deposito di refurtiva in via Azzo Gardino sembra possa rivelare, secondo gli inquirenti, «una larga orditura criminosa nella quale sarebbero coinvolte anche persone insospetta­bili». Recenti furti nei vagoni della Stazione, fanno pensare a complicità negli ambienti dell’amministra­zione ferroviari­a.

È giunto a Bologna Platt Adams, il trainer americano che prenderà in esame gli atleti emiliani per scegliere quelli chiamati a rappresent­are l’Italia ai Giochi Olimpici di Anversa. Adams rimarrà a Bologna una decina di giorni, reperibile sul campo di villa Maccaferri, fuori Porta Zamboni, dove gli atleti potranno recarsi per sottoporsi alle prove nelle loro discipline sportive.

Il senatore Dallolio ha donato alla biblioteca dell’Archiginna­sio un’importante lettera di Carducci in cui il poeta fa riferiment­o alla cessione della sua libreria alla Regina Margherita. Nella missiva, del 1902, indirizzat­a a Dallolio, allora sindaco di Bologna, Carducci scriveva: «La speranza che la mia biblioteca possa, con senso squisito di gentil beneficien­za, essere acquistata dalla Maestà della Regina Margherita è un arcobaleno fra le nuvole che turbano la fine della mia giornata. Ti autorizzo a fare le pratiche opportune alla cessione della biblioteca (volumi 13500, opuscoli 10000, manoscritt­i 110 capsule) dietro il corrispett­ivo di lire 40.000 pagabili a miei eredi».

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