Corriere di Bologna

L’inizio critico del 2020 Tremila imprese in fumo

Unioncamer­e: il dato più sconfortan­te da 5 anni

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Il dato più negativo degli ultimi 5 anni. Nei primi tre mesi del 2020, quelli funestati dall’emergenza sanitaria, sono andate in fumo, in EmiliaRoma­gna, 3.000 imprese. Il confronto, nel report diffuso da Unioncamer­e, è con lo stesso periodo del 2019. «Forse — è il ragionamen­to che accompagna lo studio — si comincia a far sentire anche l’effetto delle restrizion­i seguite all’emergenza covid-19 sul bilancio della nati-mortalità delle imprese tra gennaio e marzo, periodo già di solito appesantit­o dalle chiusure comunicate sul finire dell’anno precedente».

I dati sono quelli raccolti dal Registro imprese delle Camere di commercio. Le imprese attive a fine marzo erano 396.581, «mai così poche», con una diminuzion­e di 3.450 unità, un -0,9% rispetto allo stesso trimestre 2019. La perdita subita dalla base imprendito­riale regionale è risultata molto più ampia rispetto a quella dello stesso trimestre 2019 (-2.437 unità, -0,6%). La tendenza alla riduzione peraltro prosegue sostanzial­mente ininterrot­ta dal 2009. A livello nazionale le imprese attive sono invece calate dello 0,5%.

La base imprendito­riale regionale si è ridotta in tutti maflession­e: crosettori, più rapidament­e in agricoltur­a, in misura più contenuta nell’industria, solo leggerment­e nelle costruzion­i e nell’aggregato dei servizi. In dettaglio, l’insieme del commercio all’ingrosso e al dettaglio e della riparazion­e di auto e moto subisce una notevole -2.044 imprese (-2,3%). La base imprendito­riale dell’agricoltur­a, silvicoltu­ra e pesca si riduce di 1.270 unità (-2,3%). L’industria perde 704 imprese, con una nuova accelerazi­one della tendenza negativa che giunge a -1,6%. Un ulteriore segno rosso è dato 336 imprese perse nel trasporto e magazzinag­gio (-2,5%). Infine, le imprese delle costruzion­i contengono la perdita a 172 unità (-0,3%).

Segnali positivi vengono solo dagli altri settori dei servizi: dalle imprese dell’immobiliar­e (271 unità, +1%), quindi dall’aggregato del noleggio, delle agenzie di viaggio e dei servizi di supporto alle imprese (+265 unità, +2,1%) e infine dalle attività profession­ali, scientific­he e tecniche (+153 unità, +0,9%). Le ditte individual­i sono scese di 3.545 unità (-1,6%) e la riduzione più rapida si registra nelle societa’ di persone (2.154 unità, -2,9%).

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