«Stanca ma felice di fare la mia parte»
Sveglia ogni mattina alle 5.30 e poi treno e autobus, rigorosamente con guanti e mascherina, per raggiungere da Porretta Terme la sua postazione in viale Silvani, a Bologna. È qui che continua a lavorare anche in piena emergenza Maria Silvia Chinni, 35enne cassiera del punto vendita Conad alle spalle del PalaDozza da circa un anno e mezzo. «Per due volte mi hanno anche fermato le forze dell’ordine in stazione, per i controlli che giustamente fanno, e ci siamo ringraziati a vicenda — racconta —. Ma lo fanno pure i clienti, sempre. Ed è una cosa che davvero ti scioglie il cuore, perché tu stai facendo semplicemente il tuo lavoro, ma adesso assume un’importanza e un valore più grande e per tutti noi è un motivo di orgoglio». Oltre all’impegno incessante per garantire a chiunque i generi di prima necessità, «il mio lavoro adesso è anche importante dal punto di vista umano. Mentre i clienti pagano, ci si scambiano in quei pochi secondi parole di conforto e di positività — continua — E mi dispiace che con la mascherina non si riesca a far vedere alcun sorriso, ma credo che dagli occhi si capisca lo stesso. Nonostante tutto alla fine siamo sempre noi e stiamo affrontando questa situazione insieme a loro». Grazie alle diverse norme di sicurezza garantite dall’azienda, dagli ingressi controllati ai dispositivi di protezione individuale, solo per fare alcuni esempi, «a lavoro mi sento sicura e sono contenta di poter dare il mio contributo» dice ancora Maria Silvia, che rispetto ai primi giorni di corsa frenetica agli acquisti, adesso assicura «una maggiore consapevolezza dei clienti riguardo la situazione attuale. Quando torno a casa sono stanca, è vero, ma è una stanchezza molto bella — conclude —. E se qualche volta ci capita di battere scontrini bassi non è perché c’è chi viene al supermercato solo per uscire di casa. Vedo infatti tantissima solidarietà, tante persone che fanno acquisti anche per i parenti o per gli anziani del condominio. Ed è una cosa che fa sempre un certo effetto: un conto e sentirne parlare in tv, un altro è averne la conferma di persona».