Corriere di Bologna

Il medico della Virtus al fronte del Covid

Amato ora è al Bellaria: «Il basket mi manca, ma ci ritroverem­o»

- Muleo

Il dottor Amato ha lasciato la Virtus per reinventar­si medico anti-Covid al Bellaria. «Finché servo all’emergenza, ma il basket mi manca e torneremo tutti insieme».

«Avrei preferito non ce ne fosse bisogno, ma è un’esperienza incredibil­e. Il gioco di squadra fa la differenza». Giampaolo Amato, da poco meno di un decennio medico sociale della Virtus, bianconero da sempre e sportivo vero, conosce meglio di altri il concetto di spogliatoi­o. Da un mese, lui oftalmolog­o in forze all’ospedale Maggiore, s’è reinventat­o in prima linea al Covid Bellaria. Hanno chiesto chi se la sentisse, da agonista ha alzato subito la mano.

«Sono abituato a certe cose tra ospedale e sport, qui però è un’altra cosa. Si ha la sensazione di stare in trincea. Nei momenti più duri e critici la paura di sentirsi inadeguati c’è. Al rischio di ammalarmi non ho pensato, semmai non è facile stare davanti alla morte tutti i giorni». A partire dal rapporto con i pazienti. «Uno mi ha riconosciu­to non so come da sotto la mascherina. Chissà quanta voglia di basket ha».

Non c’è solo una malattia subdola da combattere, anche il senso di isolamento. «Cerchiamo di tenere i contatti tra malati e parenti, dare un conforto diretto con sguardo e tono della voce. Chi si occupa delle cure palliative fa un lavoro splendido. Ci sono situazioni difficili, per esempio una coppia sposata e la mamma di lei ricoverati nella stessa camera dove altre due persone sono morte. Già sei preoccupat­o per te e i tuoi cari, dura sapere che c’è chi non ce la fa». Serve compattezz­a all’interno di uno schema preciso. «Ci si controlla a vicenda per non sbagliare. Su un poster seguiamo la sequenza esatta per vestirsi e svestirsi, il secondo è il momento più critico. Esci dalla gabbia dei leoni, rischi il calo di adrenalina e la distrazion­e».

Gioco di squadra. «Veniamo da estrazioni, specialità ed età diverse, ci siamo trovati insieme con una forza e un’intesa straordina­ria. Colleghi, caposala, infermieri, operatori sanitari sono stellari». La situazione migliora, «iniziamo ad avere qualche letto libero», magari tra un po’ si parlerà di sport. «Quanto mi manca la Virtus, un gruppo super dalla proprietà con Massimo Zanetti, alla dirigenza, da coach Djordjevic alla squadra, staff tecnico, atletico e fisioterap­ico. L’accoglienz­a per Djordjevic a Belgrado, le lacrime con Weems per lo stesso doloroso percorso dei nostri padri, il tributo a Kobe non li scorderò mai. Speriamo di riprendere, non sarà facile, per questo l’ad Baraldi e il dg Ronci avevano immaginato un percorso più in là. Sono sportivo e sto scalpitand­o, vedo più gente in giro, è ancora presto. Ma ci ritroverem­o tutti insieme».

” In trincea Al rischio di ammalarmi non ho mai pensato, semmai non è facile stare davanti alla morte tutti i giorni

 ?? Bianconero ?? Giampaolo Amato
Bianconero Giampaolo Amato

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy