Corriere di Bologna

Maxi rissa con coltelli e spray urticante Sei stranieri arrestati in zona universita­ria

Probabile regolament­o di conti tra spacciator­i

- Enea Conti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA L. M. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA Luca Muleo © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

sull’arenile sono soluzioni che appaiono oramai scontate. «E ribadiamo ancora una volta che il modello plexiglass è stato definitiva­mente accantonat­o. Il distanziam­ento sarà obbligator­io ma vogliamo distinguer­ci, per esempio con l’introduzio­ne degli steward. Non saranno poliziotti camuffati ma operatori che da una parte dovranno favorire il distanziam­ento dall’altra fungere anche da assistenti per i bagnanti. Parliamo insomma di un servizio». Non è ancora chiaro, tuttavia, come queste nuove figure saranno inquadrate dal punto di vista occupazion­ale e se saranno gli stessi bagnini a farsi carico del reclutamen­to. Intanto nei prossimi giorni si affronterà anche il nodo spiagge libere. «Il tema è delicato — spiega l’assessore — garantire il distanziam­ento è più complicato

Uin questo caso. Cecheremo di tenerle aperte, ma solo se avremo certezza di garantire le condizioni di sicurezza».

La sindaca di Riccione ReTosi si è esposta più di altri sul tema dell’accoglienz­a turistica. «Sarà importante non discrimina­re i turisti in base alla loro provenienz­a da zone che oggi presentano un tasso di contagio più alto. In spiaggia, come in ogni luogo, a fare la differenza sarà il buon senso delle persone, a prescinder­e dal luogo da cui arriverann­o se saranno turisti». Sull’ipotesi di apertura delle spiagge a metà giugno sono intervenut­i anche i titolari degli stabilimen­ti. «Qualora ci dessero il via libera per aprire anche a inizio giugno — spiega il Presidente del sindacato dei balneari in Regione — dal punto di vista tecnico noi non avremmo problemi. Ma nel riminese tuttavia, c’è chi invece potrebbe avere difficoltà ad aprire, perché ci sono bagnini che ad oggi non hanno la concession­e in mano. Fatto grave alle porte di una stagione difficile». n brutto taglio a una mano, sei arresti, il sequestro di due spray urticanti e un coltellino. Poteva essere ancora più pesante il bilancio di una furibonda rissa scoppiata ieri in centro attorno alle 13.30. Due gruppi, uno composto da cittadini di origine nordafrica­na e un altro da centroafri­cani si è affrontato in Piazza Verdi, poi una delle due fazioni ha cercato di fuggire riparando in via Irnerio all’ingresso di un supermerca­to, inseguito dagli altri che volevano regolare la situazione. Lo scontro qui è ripreso pericoloso anche per l’incolumità dei clienti e dei passanti che hanno allertato i carabinier­i. Alla vista dei militari i contendent­i hanno abbandonat­o per terra le armi, cercando di far perdere le loro tracce, alcuni riuscendoc­i altri sei invece finendo in manette. Un tunisino, quattro gambiani e un ivoriano per un’età compresa tra i 19 e i 28 anni. Ad avere la peggio è stato uno dei gambiani, che per un profondo taglio a una mano è stato soccorso dal personale del 118 e ha avuto venti giorni di prognosi. Oggi saranno giudicati in direttissi­ma, mentre gli investigat­ori stanno cercando di ricostruir­e i motivi della lite, che potrebbe non essere un fatto isolato e avere con tutta probabilit­à a che fare con questioni di spaccio tra gruppi rivali che si contendono il mercato in zona. marocchina, è stato arrestato nell casa della coppia in Valsamoggi­a e portato in carcere con l’accusa di maltrattam­enti in famiglia dopo aver messo, secondo una prima ricostruzi­one, le mani al collo della donna e tentato di strangolar­la. Mollando la presa quando il pianto della figlia adolescent­e ha richiamato la sua attenzione, distraendo­lo. La moglie, dopo essersi tranquilli­zzata alla vista dei militari, ha raccontato loro delle minacce ricevute dal marito qualche giorno prima, quando l’uomo le aveva puntato un grosso coltello sotto il mento poi ritrovato e sequestrat­o, una pericolosa arma artigianal­e da quasi un metro di lunghezza. Lei in quella occasione, una volta calmatasi la situazione, era riuscita a sottrarre la lama al marito e consegnarl­a a una vicina. Le vessazioni erano comunque andate avanti nei giorni successivi, quando il 55enne continuava a minacciare la compagna fino a quello che poteva essere un epilogo tragico e che invece per fortuna ha portato all’arresto grazie alle urla di aiuto sentite dal vicinato e all’arrivo dei carabinier­i.

” Corsini Giugno è un auspicio, decide l’esecutivo ed è importante avere una unica regia Penso al distanziam­ento obbligator­io e agli steward in spiaggia

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