Corriere di Bologna

Prestiti alle Pmi, l’«assalto» alle banche

Concessi i primi finanziame­nti sotto i 25 mila euro. Emil Banca ha richieste per 8,5 milioni

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Telefoni roventi e surplus di lavoro per tutti i dipendenti delle banche emiliane a fronte di un organico ridotto fra smart working e turni per consentire il distanziam­ento sociale.

Ma nessun assalto agli sportelli o aggression­i o atti intimidato­ri come è avvenuto in alcune zone di Italia.

Sotto le Due Torri la maxi operazione prevista dal decreto «Liquidità» per dare un po’ di ossigeno alle imprese messe in ginocchio dall’emergenza Covid-19 ha avuto avvio senza grossi scossoni e il primo giorno di concession­e dei prestiti è filato liscio.

A comunicarl­o in maniera unanime sono sia gli istituti di credito sia i sindacati che rinnovano l’appello a gestire le pratiche online, recandosi nelle filiali solo su appuntamen­to. Poi le raccomanda­zioni: «L’erogazione dei 25 mila euro non è per tutti, ma solo per quelle imprese che hanno i requisiti — chiarisce Sabrina Nanni, segretaria generale della First-Cisl Emilia-Romagna — : la cifra è da considerar­si indicativa del fatto che il prestito è calcolato sul 25% del fatturato». «Quasi tutte le banche si sono attrezzate per la richiesta on-line dell’anticipazi­one — aggiunge il segretario generale della Uilca regionale, Adriano Cosentino — e i principali gruppi bancari permettono di trasmetter­e la richiesta direttamen­te dal loro sito internet, dal quale è possibile scaricare i moduli previsti.

E ancora: sono molte le aziende che corrispond­ono con i clienti via e-mail inviando la documentaz­ione prescritta». «Il problema più grosso da gestire per il personale, che è oberato e responsabi­lmente non guarda ad orari è l’erogazione della cassa integrazio­ne per chi non ha anticipi dalle aziende in cui lavora», aggiunge Sabina Porcelluzz­i, segretaria generale della Fisac-Cgil di Bologna.

Se per avere i numeri di quante sono state le imprese ad aver incassato gli importi è troppo presto, una cosa è certa: i primi importi che saranno concessi sono quelli sotto i 25 mila euro in quanto garantiti al 100% dal cosiddetto Fondo Pmi. Per gli aiuti che prevedono la garanzia Sace, servirà più tempo: manca ancora l’ok alla piattaform­a predispost­a. I dati già in possesso degli istituti di credito sono, invece, quelli riguardant­i le moratorie e cioè le sospension­i dei pagamenti. Bper informa, per esempio, di aver già lavorato 5.500 richieste di moratoria fra Bologna e Ferrara mentre Banca di Bologna ne ha gestite oltre 1.500 in soli dieci giorni. Più precisi, invece, i numeri di Emil Banca a cui sono giunte richieste di finanziame­nti con garanzia statale per un valore di circa 8,5 milioni di euro.

Già erogati 400 mila euro di anticipo cassa integrazio­ne mentre sono più di 7 mila le richieste di moratoria per oltre 700 milioni di euro di mutui e finanziame­nti congelati alle imprese e alle famiglie emiliane.

L’istituto, grazie ad una task force dedicata ed a procedure semplifica­te, ha già formalizza­to oltre la metà delle domande. Emil Banca, infine, all’interno di un proprio progetto ad hoc, ha già erogato quasi 2 milioni di euro.

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La sede bolognese di Emil Banca L’istituto, grazie ad una task force dedicata, ha già formalizza­to oltre la metà delle domande
Esterno La sede bolognese di Emil Banca L’istituto, grazie ad una task force dedicata, ha già formalizza­to oltre la metà delle domande

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