Il basket immagina 20 club in A
Oggi l’assemblea
Nelle scorse ore la Figc ha consegnato ai ministri per lo Salute e per lo Sport, Roberto Speranza e Vincenzo Spadafora, il protocollo medico che ogni club calcistico dovrà seguire una volta ripresa l’attività delle singole squadre: 47 pagine di indicazioni e misure necessarie per la gestione degli allenamenti e della vita quotidiana che porteranno alla eventuale ripresa del campionato di serie A.
Domani la Figc attende dai due ministeri la vidimazione del protocollo o eventuali richieste aggiuntive, ma è chiaro che la linea principale è tracciata e il Bologna si è già mosso per ottemperare a tutte le richieste: una situazione che porterà il club a una serie di spese impreviste — quanto necessarie — in un momento in cui l’economia delle varie società è già messa a dura prova dal coronavirus. Grossomodo, attenersi alle richieste del protocollo dovrebbe costare al Bologna una cifra attorno ai 250.000 euro complessivi: la spesa maggiore riguarda l’hotel, perché in assenza di camere da letto a Casteldebole il cosiddetto «Gruppo squadra», composto da giocatori e staff tecnico, deve pernottare in un albergo in esclusiva (ovvero
Si terrà oggi una nuova riunione di LegaBasket, sempre in videoconferenza. Fra i temi che si affronteranno c’è probabilmente quello sulle varie ipotesi di ripartenza del campionato nella prossima stagione. Uno dei format che sta prendendo piede è quello proposto dalla Virtus, in coda al maxi playoff estivo a 16 squadre per concludere questa annata. Si parla infatti di una Serie A a 20 squadre, ossia le 17 di quest’anno più tre promosse dalla A2 (le due prime dei due gironi più una wild card), che sarebbero divise in due gironi da dieci formazioni l’uno. Una configurazione che potrebbe consentire di partire a gennaio, ipotizzando in quel mese il via libera per l’accesso del pubblico ai palasport. chiuso al pubblico), sistemando tutti in stanze singole. Una spesa che si aggira intorno ai 70.000 euro al mese, per un periodo che si può quantificare attorno ai 3 mesi, tra le 3-4 settimane di allenamento iniziali e i quasi due mesi necessari per concludere il campionato.
Circa 5.000 euro, invece, è costato al Bologna l’acquisto di macchinari per la sanificazione: il protocollo infatti prevede «pulizia e sanificazione giornaliera di spogliatoi, palestre e relativi macchinari», oltre alla sanificazione periodica delle postazioni di lavoro in aree comuni, dei locali mensa e perfino delle tastiere dei distributori di bevande e snack.
In più, c’è il tema più caldo: quello dei test (che il club affiderà a un laboratorio esterno) e dei dpi, necessari anche