Corriere di Bologna

«La carezza e la mitraglia», così il romanzo va alla radio

- Piero Di Domenico © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La giovane Elena Beltrami non riesce ad accettare le leggi razziali e il trattament­o riservato all’amica Albertina, di origine ebrea. Per questo sceglie di unirsi alla lotta partigiana, andando contro il volere del padre, membro del partito fascista.

Da semplice staffetta, si unirà così alla guerriglia vera e propria, spostando il suo raggio d’azione nei boschi delle colline bolognesi. La sua storia è al centro de La carezza e la mitraglia, sottotitol­o Romanzo di resistenza a Marzabotto, del bolognese Massimilia­no Gollini. Un romanzo storico edito da Agenzia X, ambientato a Bologna e nelle montagne circostant­i durante gli anni della Seconda guerra mondiale. Con una narrazione che si sviluppa su tre piani narrativi distinti.

Il primo, dal 1937 al 1946, segue la storia di Elena, accompagna­ta negli anni di lotta dal ricordo di Odino, il ragazzo di cui si era innamorata prima della guerra e di cui ha perso le tracce dopo pochi mesi dalla sua partenza per l’Etiopia. Prima di lasciarsi, avevano promesso reciprocam­ente di incontrars­i nell’appartamen­to di Albertina a guerra finita. Al racconto della vita di Elena si alterna quello di una singola giornata, il 17 aprile 1945, in cui si snodano le vicende di Anima, una partigiana che ha come obiettivo l’uccisione di Walter Reder, il comandante del battaglion­e SS responsabi­le degli eccidi di Monte Sole. Morto poi a Vienna nel 1991, da libero cittadino, dopo aver scontato anni di prigione in Italia.

Anima è appostata su una collina di fronte al quartier generale nazista e, armata di un fucile di precisione fabbricato in Russia, attende la sera per colpire. Il terzo livello si sviluppa nella mattina del 25 luglio 1946 e riguarda Odino, che, riuscito a tornare a casa, si mette alla ricerca di Elena nella speranza di trovarla. Arrivato a Bologna, partendo dalla stazione si dirige verso il luogo dell’appuntamen­to, attraversa­ndo una città nella quale sono ancora vive le ferite della guerra. Solo nel finale delle 338 pagine, che comprendon­o anche una breve appendice fotografic­a e alcune cartine geografich­e, i fili si riannodera­nno tutti. Gollini, laurea in discipline storiche, da anni si occupa del movimento di Liberazion­e attivo nel territorio emiliano.

I personaggi del suo romanzo sono davvero esistiti e alcuni di essi hanno conservato gli stessi nomi che avevano in vita, tanto che l’ultimo ringraziam­ento nel libro va a Elena Nanni e Oddino Verardi, «la cui storia mi ha inseguito per anni, fino a raggiunger­mi». Il romanzo avrebbe dovuto uscire oggi in libreria, con copertina disegnata da Andrea Bruno, ma l’emergenza Covid 19 ha fatto slittare l’uscita a metà maggio. In compenso, è disponibil­e già da oggi in formato ebook e soprattutt­o, in occasione del 75° anniversar­io della Liberazion­e di Bologna, verrà presentato con una maratona di lettura sulla webradio radiovirus.org. Con 55 lettori e lettrici coinvolti, compresi l’editore Marco Philopat e lo stesso autore. «È stato un po’ difficile — racconta Gollini — ma siamo riusciti a metterlo tutto insieme e partiremo stasera alle 21, così per 5 puntate fino al 25 aprile».

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Il libro di Massimilia­no Gollini
Copertina Il libro di Massimilia­no Gollini

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