Corriere di Bologna

In vendita 200 oggetti Il Brexit va all’asta per sopravvive­re

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«Qui al Brexit è tutto in vendita. Le uniche cose che non si vendono siamo noi», dice Massimo “Mago” Somma. Ha pensato di ribadirlo persino su eventuali t-shirt, ma chissà. Per ora quello che ci interessa è un appello che il Brexit, al maschile, ovvero lo spazio in Strada Maggiore nato due anni fa che al contrario dell’altra Brexit è inclusivo, ha lanciato un sos. dal titolo di «How deep is your love».

Insomma, se amate questo luogo come a Bologna non se ne trovano, affiliato Arci, frequentat­o da ragazzini come da nonne 70enni, da artisti e musicisti, mettetevi una mano sul cuore e agite. Come? Con un’asta, visto che la compravend­ita di oggettisti­ca varia qui non è nuova cosa, e l’invito a tesserarsi prima rispetto alla normale scadenza di settembre.

Sennò, dicono, «arrivarci è dura». Massimo, il cui appellativ­o di Mago non è dato a caso perché è veramente un mago (o meglio, un mago e avvocato), gestisce il Brexit dopo averlo fondato insieme a Silvia Boschi e ci spiega il senso del gesto. «Abbiamo preso in affitto — racconta – questo locale di 110 metri quadri, un appartamen­to

di tre stanze, da un privato. Lui è una brava persona, ma bisogna comunque pagargli l’affitto».

Il mese di marzo è coperto. Resta il futuro. Da leggere come «il rischio concreto di accumulare migliaia di euro di debiti». Il Brexit non è improntato sul profitto fine a sé stesso, è legato alla filosofia Win Win ispirata a Mohammad Yunus, a un modo di fare impresa quindi che garantisca beneficio a ogni partecipan­te della comunità. Perché, appunto, qui non c’è chi vince e chi perde. Qui si vince tutti.

Allora, da una parte si è pensato di ricorrere a un tesseramen­to anticipato, dall’altro, scartata l’idea di chiedere un contributo di 10 euro, l’idea di acquistare scegliendo tra circa 200 oggetti, sia del locale, sia donati per la causa.

Si va dalle piante al pianoforte verticale, dai vestiti ai pezzi di arredo, dai libri ai dischi. E grandi “varie ed eventuali” costituite da materiale che porteranno le persone a cui è stato rivolto l’appello: musicisti, djs, attori, fumettisti e tutti coloro che qui hanno trovato una casa, un luogo dello spirito, prima ancora che fisico. C’è tempo fino al 20 maggio. «Mi hanno scritto anche

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Il Brexit chiede agli avventori di anticipare il tesseramen­to dell’anno prossimo
Tessera Il Brexit chiede agli avventori di anticipare il tesseramen­to dell’anno prossimo

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