Corriere di Bologna

Sì ai test privati con prescrizio­ne del medico

Ora la Regione apre ai singoli, basterà la prescrizio­ne medica. Piano per i tracciamen­ti: 20mila esami al giorno e assistenza a casa

- Di Mauro Giordano

Svolta sui test sierologic­i. La Regione dà il via libera anche ai privati nei laboratori accreditat­i, basterà la prescrizio­ne medica. Intanto il piano per i tracciamen­ti massicci. prevede 20mila tamponi al giorno da settembre.

L’Emilia-Romagna accelera sui test sierologic­i, dando il via libera per effettuarl­i anche ai singoli cittadini privati (a pagamento) e tagliando la burocrazia per quelli richiesti dalle aziende. Inoltre la Regione progetta un maxi piano per riuscire ad analizzare 20.000 tamponi al giorno a partire da settembre: basta considerar­e che dall’inizio emergenza coronaviru­s a ieri ne sono stati fatti 211.652 per capire l’importante cambio di marcia che si vuole dare nella diagnosi e nel tracciamen­to del Covid-19. Ma andando con ordine due importanti novità arrivano da subito sui test del sangue utilizzati per rintraccia­re gli anticorpi al virus.

L’assessore alla Sanità, Raffaele Donini, annuncia che per gli emiliano-romagnoli che lo vorranno sarà sufficient­e rivolgersi a un medico di fiducia per chiedere la prescrizio­ne del test sierologic­o, che poi dovrà essere effettuato in uno dei 25 laboratori che fino a ieri avevano avuto il via libera da viale Aldo Moro: l’ultimo passaggio formale del quale si è in attesa è un’integrazio­ne alla delibera regionale che regola il tema. Per le imprese, invece, dalla prossima settimana basterà un’autocertif­icazione nel quale si indica la struttura scelta, sempre tra quelle accreditat­e ovviamente, per ottenere lo screening dei propri lavoratori. «Abbiamo di fronte un orizzonte che ci spinge a decisioni rapide — commenta Donini —. Ma sempre in un ambito di sicurezza e correttezz­a clinica. Credo che questi due provvedime­nti dimostrino il nostro impegno, anche perché l’elenco dei laboratori privati autorizzat­i è in costante aggiorname­nto».

Passando ai tamponi è invece imminente la volontà di arrivare entro fine maggio a una capacità di 9.000-10.000 test processati quotidiana­mente ma Donini e la giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini hanno consegnato agli esperti la progettazi­one di una rete che sia in grado di diagnostic­are fino a 20.000 casi di contagio al giorno in vista dell’autunno, quando si teme una seconda ondata di coronaviru­s. Per farlo, come spiega Vittorio Sambri, direttore del laboratori­o unico di Pievesesti­na, in Romagna, e coordinato­re dei laboratori regionali per il Covid si sta lavorando su più direzioni. «Guardando al breve termine l’obiettivo dei 10.000 tamponi è sempre soggetto alle difficoltà di reperiment­o dei reagenti — spiega Sambri —. Ma per farcela sono già entrati in funzione nuove macchine e dispositiv­i di analisi con i quali abbiamo attrezzato i laboratori e ci affidiamo al fatto che avere i tamponi diventi sempre meno complicato. Inoltre presto sarà accreditat­o un terzo laboratori­o privato che aiuterà. Guardando a settembre invece studieremo nei prossimi mesi come poter raggiunger­e i 20.000, consideran­do che la nostra capacità attuale arriva massimo a 7.000. Servirà sicurament­e personale, dato che fino a oggi una grossa mano ce l’hanno data i colleghi fermi negli altri laboratori. Bisognerà valutare gli spazi a disposizio­ne e un ulteriore incremento di tecnologia. Nel frattempo è arrivata la richiesta di studiarlo e poi lo presentere­mo alla giunta».

Intanto ieri la Regione ha pubblicato un report sulle 81 Unità speciali di continuità assistenzi­ale con relativi trattament­i e diagnosi a casalinghe: oltre 441 medici coinvolti (+39 nelle ultime settimane) e 20.752 prestazion­i tra le quali oltre 2.011 terapie somministr­ate, 6.048 visite domiciliar­i, 7.351 triage telefonici e 4.518 visite nelle case di cura per anziani.

La strategia di Donini Abbiamo di fronte un orizzonte che ci spinge a decisioni rapide, via libera a più laboratori

Sambri L’obiettivo è fare 10mila tamponi al giorno entro maggio e 20mila da settembre, serviranno personale e tecnologia, In futuro grazie a nuovi macchinari sarà meno complicato farli

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