Corriere di Bologna

L’ateneo in lockdown anche a settembre

Orari scaglionat­i, frequenze a giorni alterni o decisi in anticipo. Il prorettore Sangiorgi: «Impostiamo una didattica mista per essere pronti a tutte le situazioni»

- Amaduzzi

Almeno per tutto il primo semestre del prossimo anno accademico le lezioni di Unibo potranno proseguire anche in modalità online. «Pronti ad ogni scenario», spiega il prorettore Enrico Sangiorgi.

Almeno per tutto il primo semestre del prossimo anno accademico le lezioni di Unibo potranno proseguire anche in modalità online. Il vecchio scenario delle aule affollate di studenti, perfino seduti lungo i corridoi nei corsi più frequentat­i, resta un ricordo dell’era pre-Covid. «Ci prepariamo a tutti gli scenari, perché siamo sicuri che la didattica non sarà tutta in presenza, almeno nel primo semestre», spiega il prorettore alla didattica Enrico Sangiorgi.

Unibo è stato il primo Ateneo in Italia a partire in modo consistent­e con le lezioni a distanza già negli ultimi giorni di febbraio. «A ripensarci adesso — fa notare Sangiorgi — la scelta di mandare subito a casa 84 mila studenti ne avrà certamente salvati nella catena dei contagi». Alla luce dell’incertezza attuale dell’evoluzione della pandemia da coronaviru­s, l’Ateneo ha deciso di programmar­e il nuovo anno accademico confermand­o la possibilit­à della didattica a distanza. La modalità online, oggi attiva per le attività formative, per gli esami e le tesi, sarà quindi garantita per tutti i corsi di studio triennali, magistrali e a ciclo unico anche per il primo semestre dell’anno accademico 2020/21, e comunque fino a quando perdureran­no misure restrittiv­e legate all’emergenza. Allo stesso tempo si organizza l’attività didattica anche in presenza, prefiguran­do tutte le possibili misure di sicurezza per gli studenti. E non è uno sforzo di poco conto. «Dovremo programmar­e le lezioni consideran­do un coefficien­te di riempiment­o delle aule — spiega il prorettore —, non potremo quindi far venire tutti gli studenti che vorranno frequentar­e nello stesso momento, o nello stesso giorno». Ci saranno quindi lezioni scaglionat­e, frequenze a giorni alterni, o comunque prestabili­ti. La didattica online quindi diventerà necessaria non solo per rispondere alle richieste degli studenti che non potranno o vorranno venire a Bologna a seguire le lezioni ma anche di coloro che potranno seguire fisicament­e tutte le lezioni. «Impostiamo il prossimo anno con una didattica mista così da essere pronti a tutte le situazioni — prosegue il docente —. Da un lato stiamo studiando l’adeguament­o di tutte le aule attraverso rinnovate infrastrut­ture tecnologic­he e dall’altro stiamo mettendo a punto, anche grazie al contributo del Centro di innovazion­e della didattica, opportune trasformaz­ioni per accompagna­re i docenti nel percorso di migliorame­nto continuo delle modalità di insegnamen­to. Adesso la didattica online sta andando bene, ma i difetti si vedono alla lunga distanza. Sia chiaro, le lezioni a distanza non sono come quelle in presenza». Continuera­nno ad essere online per tutto il mese di luglio anche gli esami e le lauree.

L’Ateneo si presenta in forma digitale anche ai futuri studenti con l’Alma Orienta Virtual Fair. La più importante manifestaz­ione di orientamen­to universita­rio si svolgerà online il 14 e 15 maggio. Gli ambienti che normalment­e hanno accolto gli studenti provenient­i da ogni parte d’Italia, a Bologna Fiere, saranno riproposti virtualmen­te con lo stesso obiettivo: i docenti e il personale di Ateneo presentera­nno il panorama universita­rio e gli oltre 200 corsi di studio.

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Il rettorato Via Zamboni si è svuotata quasi subito dei suoi 84mila studenti, moltissimi fuorisede,

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