Corriere di Bologna

Le assemblee tornano in fabbrica L’intesa siglata alla Bonfigliol­i

Ridefinito il layout della mensa per assicurare le riunioni

- Alessandra Testa © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

” Lodi (Fiom) Il valore dell’accordo è soprattutt­o politico Fare la stessa assemblea replicata nel corso della medesima giornata permette di raggiunger­e tutti i dipendenti

Lo Statuto dei lavoratori ai tempi del coronaviru­s. È stato siglato fra il gruppo Bonfigliol­i e la Fiom-Cgil il primo accordo sindacale d’Italia per il ripristino delle assemblee di fabbrica. Ci sono già casi virtuosi di grandi aziende emiliano-romagnole, come la Lamborghin­i che ha in programma le due prime giornate ad hoc oggi e domani, ma il merito del colosso leader nella produzione di riduttori di Calderara è che quel diritto viene scalfito nero su bianco all’interno del protocollo di sito per la sicurezza nei luoghi di lavoro, siglato anche da Fim e Uilm per la sede di Forlì.

«Il valore dell’accordo è soprattutt­o politico — sottolinea il segretario generale della Fiom Emilia-Romagna, Samuele Lodi —: in Bonfigliol­i abbiamo un ottimo livello di sicurezza e di dialogo fra proprietà e sindacati ma resta difficolto­so, in una fase di emergenza, svolgere assemblee in presenza». Rispettare, però, il famoso articolo 20 dello Statuto è possibile: «È stato ridefinito il layout, e dunque l’organizzaz­ione degli spazi, della mensa per assicurare le riunioni con il distanziam­ento sociale — spiega Lodi —. E anche la strada scelta è una garanzia: fare la stessa assemblea replicata nel corso della medesima giornata per raggiunger­e tutti i dipendenti», che solo nel nuovo stabilimen­to Evo di via Bazzane sono circa 600. La presidente Sonia Bonfigliol­i, insomma, conferma nei fatti l’importanza di quella prescrizio­ne che risale al 1970: «I lavoratori hanno diritto di riunirsi, nella unità produttiva in cui prestano la loro opera— recita lo Statuto —, fuori dell’orario di lavoro, nonché durante l’orario di lavoro, nei limiti di dieci ore annue, per le quali verrà corrispost­a la normale retribuzio­ne». Il protocollo Bonfigliol­i prevede poi turni di 7 ore per il primo e il secondo turno e 6 ore per il terzo. È disposto, poi, uno stacco tra un turno e l’altro per mantenere il massimo distanziam­ento ed evitare assembrame­nti. Soluzioni idonee, infine, sono state individuat­e per l’utilizzo degli spogliatoi e delle sale mensa mentre viene confermato il massiccio utilizzo dello smart working per gli impiegati. E le pulizie? Sono assicurate ad ogni cambio turno e le sanificazi­oni profonde una volta alla settimana.

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