Corriere di Bologna

«I luoghi del cuore» ora si scelgono sul web

Il censimento di Fai e Intesa Sanpaolo: tutti possono segnalare siti da tutelare Platinette e Francesca Reggiani testimonia­l del castello di Torrechiar­a e Modena

- Piero Di Domenico © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’anno scorso, un po’ a sorpresa, c’era stato il terzo posto assoluto delle terme di Porretta. Il censimento nazionale «I luoghi del cuore» torna ora con la sua decima edizione, promossa dal Fai - Fondo Ambiente Italiano, in collaboraz­ione con Intesa Sanpaolo, fino a metà dicembre. Proprio mentre musei, monumenti e gli stessi Beni del Fai sono ancora chiusi, riparte un rito collettivo in grado di convogliar­e l’impegno di singoli e comunità intorno a bellezze da salvare, da proteggere o sempliceme­nte da far conoscere. La classifica dell’anno passato aveva visto al primo posto il Monte Pisano in Toscana e al terzo l’antico stabilimen­to di Porretta Terme con la sua Sala Bibita, detta anche Grottino Chini, le cui pareti sono rivestite di migliaia di piastrelle in maiolica realizzate a inizio Novecento da Galileo Chini, il più importante esponente italiano del periodo Liberty. Bologna aveva anche piazzato al diciannove­simo posto il bosco dei Prati di Caprara.

«Ancora una volta - osserva il presidente del Fai, l’archeologo Andrea Carandini - chiamiamo a raccolta gli italiani intorno al patrimonio della nazione. Così lasciamo per un momento l’io e la sua casa per dedicarci agli altri e ai luoghi che ciascuno predilige». Data l’emergenza sanitaria, in questa prima fase si potrà votare esclusivam­ente on line su www.fondoambie­nte.it. Con la novità di due classifich­e speciali, di cui la prima dedicata all’«Italia sopra i 600 metri», alle aree interne montane di cui il Fai si sta occupando anche attraverso il suo Progetto Alpe. La seconda è relativa ai «Luoghi storici della salute», beni architetto­nici che oggi, di fronte all’emergenza Covid-19, sono divenuti presìdi a tutela di tutti. Luoghi che raccontano di una tradizione secolare che spazia dalle terme romane alle farmacie storiche, dagli ospedali nati nel Rinascimen­to ai padiglio

ni di fine Ottocento e inizio Novecento. I luoghi più votati verranno premiati, a fronte della presentazi­one di un progetto concreto, con 50mila, 40mila e 30mila euro.

Nel frattempo, in attesa delle prime segnalazio­ni, a dare il la hanno già provveduto alcuni testimonia­l da sempre vicini al Fai. Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, Platinette segnala il castello di Torrechiar­a, vicino Parma, anche per motivi familiari: «Un castello di rara bellezza, dove sono stati girati tanti film, anche internazio­nali, e dove si sono incontrati mia madre e mio padre. Mia madre veniva da Langhirano, mio padre dalla cittadina di Felino. Andarono a sposarsi a Torrechiar­a, a metà strada tra i due paesi, nella chiesetta da cui si vede il castello che domina la vallata».

Anche l’attrice romana Francesca Reggiani rispolvera le sue radici emiliane per proporre la città di Modena: «In tempo di quarantena sono tutti luoghi del cuore, anche la piazzetta sotto casa mia. Ma se devo sceglierne uno dico Modena. Mi è venuta in mente alcune sere fa quando ho visto un bellissimo documentar­io su Luciano Pavarotti. Cosa ha evocato in me? La modernità e la cultura che permea la città. E siccome mio nonno paterno era di Modena sono emersi tantissimi bei ricordi. A Modena ci sono stata molte volte, ho recitato allo Storchi, c’è una forte sensibilit­à per l’arte, per il teatro e per la lirica. Come Modena, Modena Mo’, citando anche Vasco Rossi, tutto il nostro Paese è bellissimo».

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Sponsor L’attrice Francesca Reggiani propone ed elegge Modena come «Luogo del cuore»

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