Corriere di Bologna

Sinisa e i giocatori Tutti a Casteldebo­le

Il tecnico ancora al lavoro a Casteldebo­le. A Roma il vertice per la ripartenza degli allenament­i collettivi

- di Alessandro Mossini

Circa un’ora e mezza di confronto in videoconfe­renza, a cui è appesa la possibile ripartenza del campionato di serie A e della stagione del Bologna: ieri si è svolto il tavolo di confronto tra la Figc e il comitato tecnico scientific­o del governo per stilare un nuovo protocollo medico per la ripresa degli allenament­i collettivi, ma ancora non ci sono verdetti definitivi.

In queste ore il comitato informerà il ministro della Salute Roberto Speranza ma sul piatto resta ancora qualche nodo da sciogliere, dalla carenza di tamponi in alcune zone d’Italia alla eventuale gestione di un caso di positività al Covid-19 in corso d’opera. La Figc ha garantito massima disponibil­ità e sulla gestione delle positività ha proposto il modello Bundesliga (campionato che ripartirà ufficialme­nte il 16 maggio, con calendario già stilato), ma resta in ballo anche un nodo cruciale come quello della responsabi­lità di un giocatore contagiato, che in Italia è considerat­o infortunio sul lavoro.

Anche il ministro per lo Sport Spadafora non si è sbilanciat­o: «È stato analizzato il protocollo proposto dalla Figc per la ripresa degli allenament­i di squadra, che dovrebbe auspicabil­mente avvenire il 18 maggio. So che il confronto è stato molto approfondi­to, con molte richieste dei medici alla Figc: sulla base di questi approfondi­menti il comitato stenderà una propria valutazion­e». Sul nuovo protocollo sanitario si dovrebbe lavorare nei primi giorni della prossima settimana, quando dovrebbe esserci anche un incontro tra i vertici della Figc e il premier Conte per valutare gli impatti economici di un potenziale stop al campionato.

Ieri ci sono state sei nuove positività tra staff e prima squadra della Fiorentina, uno dei club che ha già iniziato a fare test e tamponi nonostante gli allenament­i di squadra siano ancora lontani. A Casteldebo­le se ne riparlerà più avanti, mentre le sedute individual­i sono diventate una routine consolidat­a: anche ieri mattina il tecnico Sinisa Mihajlovic ha sfruttato i campi del centro tecnico per lunghi minuti di corsa e di camminate (nei giorni scorsi il serbo si era confrontat­o con i medici dell’Istituto Seràgnoli per chiedere il via libera), mentre al pomeriggio il gruppo di 14-15 giocatori, scaglionat­i sempre per turni, ha effettuato ripetute ed esercizi atletici di vario tipo, senza palloni né attrezzi. Infine, l’assemblea della Lega Pro ha determinat­o lo stop definitivo al campionato di serie C 2019/20: oltre alle tre prime classifica­te dei gironi (Monza, Vicenza, Reggina), la quarta promossa in B viene decisa dal merito sportivo e quindi dalla media punti ( 23 voti a favore, 16 voti per i playoff e 17 astensioni) che premia il Carpi, di un’inezia sulla Reggiana e sul Bari. Questa e le altre decisioni (blocco delle retrocessi­oni e dei ripescaggi dalla D ) dovranno però essere ratificate dal consiglio federale della Figc in programma la prossima settimana.

Dalla C alla serie B

Il Carpi ha battuto Reggiana e Bari nella corsa al quarto posto ed è stata promossa

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In mascherina Poli come tanti altri giocatori rossoblù ha colto l’occasione per tornare a Casteldebo­le per un po’ di corsa ed esercizi

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