L’Emilia riaprirà il 18 maggio
Se i dati resteranno buoni, via libera a tutte le attività commerciali compresi bar, ristoranti e parrucchieri
C’è il sì del governo: se l’epidemia di coronavirus non riesploderà, negozi e attività commerciali dell’Emilia-Romagna (bar, ristoranti e parrucchieri inclusi) potranno riaprire dal 18 maggio rispettando i protocolli di sicurezza. L'assessore Corsini: «A fine maggio potrebbe ripartire anche il turismo».
Scatterà il 18 maggio tra dieci giorni esatti, se tutto andrà bene sul fronte dell’epidemia e la curva dei contagi da coronavirus continuerà ad assottigliarsi, il via libera in Emilia-Romagna per le riaperture di tutti i negozi e le attività commerciali, bar, ristoranti e parrucchieri inclusi. A patto però che siano in grado di rispettare le linee guida che l’Inail e il Comitato tecnico scientifico sulla fase due stanno predisponendo in questi giorni per garantire la sicurezza di lavoratori e clienti di quelle attività che non hanno ancora riaperto dopo il lockdown di due mesi.
L’ultima cabina di regia sulla fase due della Conferenza Stato-Regioni ha lasciato in realtà molti governatori con l’amaro in bocca, ma non Stefano Bonaccini. Da presidente delle Regioni, Bonaccini ha portato avanti a nome di tutti i governatori un’accelerazione della fase due rispetto ai tempi finora immaginati dal governo, basata su due step: il via libera al commercio già da lunedì 11 maggio e, dal 18, l’autorizzazione a procedere a nuove aperture differenziate regione per regione. Sul primo punto, che avrebbe accontentato in Emilia-Romagna anche i desideri del sindaco di Ferrara Alan Fabbri, il no del ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia è stato categorico. «L'11 maggio non ci sono le condizioni per far riaprire quelle attività in sicurezza, anche perché sono ancora in via di definizione le linee guida dell’Inail e del Comitato tecnico scientifico per tutelare la sicurezza dei lavoratori e dei clienti», spiegano dal governo. Linee guida che arriveranno entro la fine della prossima settima, dunque in tempo per permettere dal 18 maggio aperture in anticipo rispetto a quanto è stato messo nero su bianco fino a oggi dal dpcm, ma «differenziate» tra le singole regioni. Praticamente l’auspicio che Bonaccini, stavolta però nella vesti di governatore emiliano-romagnolo, aveva più volta espresso negli ultimi giorni.
Determinante per l’Emilia Romagna sarà a questo punto l’esito del monitoraggio sui contagi avviato d’intesa con il ministero della Salute lunedì 4 e che si concluderà l’11 maggio. Se la curva dell’epidemia resterà sotto controllo e non ci saranno balzi, dal 18 maggio lungo la via Emilia potrà arrivare il via libera alla riapertura di tutti i negozi e le ated tività commerciali, inclusi bar e ristoranti, in regola con i protocolli che verranno stabiliti in settimana sul fronte dei dispositivi di protezione individuale (dpi) e del distanziamento all’interno dei locali. Un’ulteriore accelerazione potrebbe arrivare anche per il mondo dello sport, visto che ieri il ministro Boccia ha dato il via libera alla convocazione di una cabina di regia con il ministro dello Sport, Regioni enti locali «per elaborare un percorso condiviso per le federazioni sportive, con milioni di atleti professionisti e amatoriali per informarli su quando e come riprendere l’attività», anche se il mondo del calcio è destinato a restare escluso da questo nuovo confronto.
Di certo in Viale Aldo Moro si respira ottimismo su quello che accadrà nelle prossime settimane e, di conseguenza, su quello che potrà ripartire già prima della fine del mese. Tanto che l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, si sbilancia su una rapida ripartenza del settore. «Riteniamo che se nei prossimi giorni il quadro sanitario continuerà a migliorare, ci siano le condizioni per accelerare la ripartenza dell’industria del turismo regionale. E ipotizzare per la fine di maggio la riapertura degli stabilimenti balneari, degli alberghi e dei parchi tematici», ha detto ieri sera Corsini alla Tgr Emilia-Romagna. «Sarà una stagione, anomala — ha aggiunto Corsini — ma che comunque potrà cominciare». Anche in questo caso, però, bisognerà attendere che si faccia chiarezza sulle linee guida che verranno stabilite nell’interlocuzione con Roma. Mentre l’Emilia-Romagna si è portata avanti lavorando a un protocollo per gli stabilimenti balneari, tra ombrelloni con distanze raddoppiate e corridoi separati per entrare e uscire, che dovrebbe essere ultimato «entro metà maggio».
Le spiagge
L’assessore Corsini: a fine mese potrà iniziare la stagione turistica, anche se sarà anomala
Lo sport
A breve potrebbero ripartire diverse discipline, ma per ora non il calcio