E nei circoli si torna a giocare a tennis
Riaprono le strutture private non quelle comunali. Alcuni spiazzati dal via libera. Ok anche al golf con l’autocerficazione Covid free
Riparte il tennis, riaprono i circoli pur con nuove regole. Il via libera della Regione agli sport individuali riconsegna ai bolognesi i circoli cittadini, ma solo quelli privati mentre quelli comunali resteranno ancora chiusi. Una accelerazione che in qualche caso ha colto di sorpresa la direzione dei circoli, ancora alle prese con sanificazioni e protocolli. Non sarà consentito l’utilizzo degli spogliatoi e si giocherà solo su prenotazione. Via libera anche al golf con gli appassionati che dovranno però portare una autocertificazione che attesta l’assenza di contagio in famiglia o di contatti con positivi.
Sono tra gli sport considerati più sicuri, visti i contatti pressoché assenti, e pian piano provano a ripartire: i praticanti di tennis e golf della città possono sorridere, con i circoli che iniziano la loro fase 2. Per gli amanti della racchetta si riprende con entusiasmo ma a scacchiera: riaprono i circoli privati, non quelli pubblici o che insistono su proprietà del Comune come il Circolo Tennis Bologna dei Giardini Margherita. Via libera quindi alla Virtus, al Tennis Club Aeroporto, al Nettuno e a tanti altri, ma non tutti.
In diversi casi i circoli devono ancora organizzarsi, visto che l’ordinanza regionale ha anticipato i tempi della ventilata riapertura del 18 maggio. È il caso del Club Siro: «Pur ospitando da giorni, come da decreto, i tennisti di seconda categoria ai quali misuriamo anche la temperatura col termo scanner, per aprire anche ai privati vogliamo essere impeccabili. Faremo una riunione per condividere un protocollo interno», spiega il direttore Emanuele Tenda. Alle 10 di ieri mattina alla Virtus c’erano già due appassionati in campo: anche in via Valeriani chi gioca rispetta tutte le regole su palline e cambi di campo, per poi rincasare per la doccia. Niente doppi, né paddle: gioco al coperto vietato e si gioca solo su prenotazione. Come al Nettuno dove è già tutto attivo. Al Club Aeroporto si ricomincia invece lunedì con quattro campi su sei. «Ho avvertito tutti i soci che mi hanno risposto con entusiasmo, ora stiamo sanificando e predisponendo i campi nel rispetto di tutte le regole», spiega il direttore Giovanni Toni. Tutto fermo invece ai Giardini Margherita. «Siamo rimasti chiusi perché ci è stato detto da Palazzo d’Accursio che non intendono aderire alla delibera regionale», racconta il presidente Andrea Canossi. «Ci stavamo preparando per il 18 maggio, stiamo facendo le sanificazioni e restiamo in attesa. I nostri atleti si stanno allenando, ma alla Virtus». Al circolo di attivo ci sarà solo il ristorante «che dal 12 maggio porterà pranzo o cena a casa dei soci che lo richiederanno».
Dalle racchette alle mazze da usare sul green: è ripartita anche l’attività di tutti i golf club cittadini, ovviamente con adeguate misure di cautela: ai circoli possono accedere i soci e tutti i giocatori con tessera federale attiva, dichiarando tramite autocertificazione di non essere in quarantena o in isolamento e di non aver avuto membri famigliari con sintomi da Covid-19 o in isolamento fiduciario. Ovviamente non è tutto come il pre-pandemia: spogliatoi e deposito carrelli e sacche restano chiusi, le mascherine sono obbligatorie dove la distanza interpersonale è inferiore ai due metri, in vari punti dei circoli sono disponibili guanti monouso e gel igienizzante ma ogni giocatore è invitato a dotarsene e a conservarli nella sacca per utilizzarli nel corso della pratica o del gioco sul campo. A livello di gioco, la prenotazione del tee time è obbligatoria, i giocatori devono maneggiare solo la propria pallina ed è vietato togliere le bandiere dalle buche
” Canossi (Giardini) Siamo rimasti chiusi perché ci è stato detto da Palazzo d’Accursio che non intendono aderire alla delibera regionale, ci prepariamo per il 18 maggio con le sanificazioni e restiamo in attesa per ripartire