Contagi all’ospedale di Budrio, morto un anziano
Positivi 15 pazienti e 4 operatori. Da martedì sierologici per i privati su prescrizione del medico
Anche nella sua «ritirata» il coronavirus continua a colpire le strutture sanitarie della regione. Ieri l’Ausl di Bologna ha comunicato di aver rilevato un caso di contagio all’ospedale di Budrio che ha portato a diagnosticare la positività al Covid-19 di 15 pazienti ricoverati e 4 operatori del reparto di Medicina: tra i ricoverati contagiati anche un anziano morto nella notte tra mercoledì e giovedì nelle fasi di trasferimento verso i reparti Covid della provincia: in corso accertamenti sulla causa effettiva del decesso. Gli altri pazienti sono invece stati trasportati a Bentivoglio e Villa Erbosa.
Secondo la ricostruzione dell’Ausl la vittima «si trovava in condizioni di grave fragilità sanitaria e con un quadro clinico già compromesso». Quanto alla dinamica del contagio viene spiegato che «i controlli sono scattati in seguito alla positività riscontrata il 4 maggio in un paziente ricoverato per patologie non correlate al coronavirus ma che nel corso del ricovero ne ha tuttavia sviluppato i sintomi, confermati anche dal quadro clinico radiologico». A quel punto le verifiche: in totale nei giorni scorsi sono stati fatti i tamponi a 34 ricoverati e a 43 operatori. L’ospedale di Budrio dall’inizio dell’emergenza ha attivato una formula «mista,» dedicando alcuni posti letto e aree ai malati Covid ma ha continuato a portare avanti le normali attività negli altri reparti. Sempre secondo l’Ausl i contagiati — a parte il decesso — avrebbero sviluppato il virus in una forma non grave.
Passando invece al bilancio giornaliero comunicato ieri dal commissario Sergio Venturi prosegue l’onda dei decessi con 29 nuove vittime in Emilia-Romagna (a Bologna 8 tra città, Valsamoggia e San Lazzaro tutti tra i 79 e i 96 anni). Aumentano le guarigioni (+479) e diminuiscono i casi attivi (-380). Sono invece 108 i nuovi casi di positività a fronte di oltre 5.000 tamponi. Intanto la Regione chiarisce che i sierologici per i cittadini privati si potranno prenotare da martedì dopo la prescrizione del medico di famiglia: se il test darà esito positivo agli anticorpi il paziente sarà messo in quarantena a domicilio e sottoposto a tampone da parte dell’Ausl di competenza.