Per i «grandi» è un rebus In forse l’apertura del 18
E al Mercato di Mezzo si pensa ai termo scanner
La tanto sospirata apertura del 18 maggio, quando scatterà una fase due della fase due, non è per alcuni giganti della ristorazione niente affatto scontata. Così per l’Ambasciatori, per il Mercato di Mezzo e per Fico, ad esempio. «Colossi» alle prese con molti metri quadri da organizzare e complesse misure da adottare. Ecco perché, fanno sapere, la ripartenza potrebbe slittare di almeno qualche giorno.
Se dovesse arrivare il via libera all’apertura al pubblico di bar e ristoranti dal 18 maggio, all’appello mancherebbero quasi sicuramente alcuni protagonisti di punta della città del cibo bolognese.
Da Fico al Mercato di Mezzo, fino a Eataly (libreria Ambasciatori) e il Mercato delle Erbe raccontano infatti che difficilmente si potrebbe tornare all’attività così rapidamente senza sapere con certezza quali disposizioni vadano garantite. Difficoltà dopattività pie da superare per questi luoghi che racchiudono più attività di somministrazione e ristorazione, a volte con spazi da rivoluzionare per rispettare il distanziamento sociale e le altre misure anticoronavirus.
Al Mercato delle Erbe, se l’attività dei banchi alimentari non si è praticamente mai fermata, solo nelle ultime settimane si è iniziato a lavorare con cibo a domicilio e d’asporto: ingressi (da via Ugo Bassi) e uscite (via Belvedere) sono contingentati, con controlli da parte degli stessi operatori del mercato in quanto il servizio di steward è stato valutato troppo costoso. Ma per rivedere animarsi i tavoli i tempi sembrano molto più lunghi. «Osservando anche quello che sta succedendo con il take away, con il quale c’è chi consuma vicino ai locali si sta studiando la situazione — spiega Simone de Cicco, membro del cda del consorzio del mercato —. Anche se dovesse arrivare il via libera il 18 maggio non è detto che le saranno pronte. Tra l’altro è in corso un confronto con il Comune per capire come ampliare gli spazi per le attività con i dehors in via Belvedere, pedonalizzandola di più. Inoltre la nostra richiesta, per evitare assembramenti e quindi minore movida, è quella di ottenere orari più prolungati e anche aperture domenicali per i banchi».
Eataly da lunedì invece attiverà la spesa a domicilio, le consegne a domicilio dei piatti e il ritiro d’asporto al punto vendita con ordini telefonici e WhatsApp ma «sul 18 vedremo cosa succede nei prossimi giorni», fanno sapere. Anche dalle parti di Fico si dicono scettici sua una possibile ripartenza dal 18 maggio. Stessa opinione al Mercato di Mezzo dove è in corso la progettazione di un piano di riapertura con alcune nuove modalità.
«L’idea è quella di presidiare gli ingressi di via Calvature e Pescherie Vecchie con del personale, forse equipaggiato anche per misurare la temperatura — chiarisce Donatella Grazia, dirigente Coop e responsabile del punto vendita —. Da una parte avverrebbero gli ingressi e da un’altra l’uscita. Ma vogliamo capire come il Comune abbia intenzione di sviluppare questo piano per i dehors al quale siamo molto interessati, per noi sarebbe fondamentale nonostante la nostra posizione sia complicata».