«Emergenza scaricata sulle imprese»
Gli industriali d’accordo con Bonomi. L’assessore: la tassa finanzia la sanità
Imprese senza risorse, Caiumi indica «il taglio dell’Irap» come «una priorità». Colla frena: «La tassa finanzia la sanità, urge invece sbloccare altri fondi».
«Tagliare l’Irap»: una priorità per Confindustria. Ma la Regione, a caldo, risponde picche. «Meglio individuare altre risorse o mettere a terra quelle già disponibili», replica l’assessore alle Attività Produttive Vincenzo Colla, che comunque ribadisce la disponibilità ad ascoltare «con molta attenzione qualsiasi valutazione provenga dalle parti sociali».
A dare il la è il presidente degli industriali di Emilia Centro, Valter Caiumi: «Siamo allineati — ha dichiarato — con il presidente designato di Confindustria nazionale Carlo Bonomi nella richiesta di taglio dell’Irap rivolta al governo. Sarebbe un segnale di attenzione nei confronti delle aziende». Il numero uno di Assolombarda aveva messo in fila le indicazioni della categoria per uscire dall’emergenza nel programma di La7 «Piazza Pulita»: «Pagare i debiti della pubblica amministrazione alle imprese private, sbloccare i fondi già finanziati per le opere pubbliche» e, appunto, «tagliare l’Irap». Una misura, quest’ultima, ha spiegato, che «vale 9 miliardi e potrebbe essere fatta in occasione degli acconti di giugno. È semplice, automatico, lo Stato non deve fare nulla», essendo l’Irap una tassa regionale, applicata alle attività produttive.
«L’emergenza sanitaria - gli dà manforte Caiumi — è stata scaricata sulle imprese che hanno dovuto fermare le attività e gestire le loro persone anticipando la cassa integrazione. In merito alle operazioni di liquidità, le aziende che hanno fatto richiesta a marzo sono ancora in attesa. Inoltre — rileva — i livelli di sicurezza sociale, di occupazione e di competitività non vanno di pari passo con la riduzione dell’orario di lavoro se non accompagnata da un’attenta politica di supporto, almeno per le fasce più deboli, che non può essere ulteriormente caricata sulle imprese».
A proposito della «soluzione» Irap, però, in Regione le idee sono già molto chiare: «Bisogna ricordare che l’Irap finanzia la sanità in regione, la sanità pubblica, — puntualizza Colla — di cui conosciamo bene il ruolo in questo periodo». Altre vie più percorribili si fonderebbero dunque sul rendere disponibili «le risorse dell’Europa, e quelle del governo già stanziate». Insomma, «bisogna fare attenzione, l’Irap non è certo una priorità ». Anche se, va avanti l’assessore, «siamo tutti d’accordo che il sistema produttivo deve essere messo in condizione di ripartire» e il dialogo «con Caiumi è sempre aperto e proficuo».
Se il governo sta andando nella direzione di supporto alle imprese si vedrà nel prossimo decreto. Intanto, suggerisce Colla, in questo caso in sintonia con gli industriali, «i tempi fanno la differenza». Bisogna, in sostanza, «accelerare e semplificare». Ci sono tre fondi dall’Europa, da sbloccare, che si basano su strumenti diversi, il Mes, la Sure per la cassa integrazione e il recovery fund. E poi, a livello nazionale i prestiti alle aziende . «Abbiamo chiesto di rafforzare le garanzie statali del Sace — conclude lì’assessore — con una task force della Cassa depositi e prestiti». Ma, naturalmente, occorre fare in fretta.