Corriere di Bologna

Il set dell’estate contro il contagio Negli stabilimen­ti si fanno le prove

Il consorzio riminese: «Distanza, sicurezza, delivery. Noi siamo pronti»

- Di Enea Conti

Prove tecniche di spiaggia con distanziam­ento. Sono iniziate come in un set cinematogr­afico, e andranno avanti perché a fine maggio tutto sia pronto.

«Abbiamo allestito un set cinematogr­afico per presentare le nostre proposte per l’estate. Abbiamo pensato a tutto, distanziam­ento, sicurezza e servizi sotto l’ombrellone».

A parlare è Primo Olivieri, responsabi­le di Piacere Spiaggia Rimini, consorzio che raggruppa 200 operatori balneari del capoluogo romagnolo. Il paragone potrà sembrare iperbolico, ma ad osservarli i bagnini si muovono davvero come scenografi sul set di un film. L’arenile è ancora deserto, i divieti di accesso sulla Riviera sembrano efficaci, nessuno si azzarda a passeggiar­e in battigia. Ma sulla spiaggia del bagno 128 di Miramare sono stati già piantati alcuni ombrelloni. E sono comparsi anche i lettini, un chiringuit­o, e due gazebo a lambire la battigia, vicino alla riva del mare. Eccolo il set cinematogr­afico di cui parlava Olivieri. O meglio, un immenso showroom a cielo aperto per immaginare la spiaggia che verrà.

«Abbiamo allestito quattro file di ombrelloni attrezzate con due lettini ben distanziat­i, occupano circa una superficie di 10 metri quadri e mezzo, come ipotizzato in questi giorni». A dividere in lunghezza le due file la tradiziona­le pedana di legno che scende fino a riva. «Ma l’abbiamo distanziat­a dagli ombrelloni in misura maggiore rispetto agli anni scorsi», spiega. Plexiglass e nastri segnaletic­i sono dunque finiti nel dimenticat­oio senza possibilit­à di debutto. Anzi, alcuni ombrelloni sono attrezzati con un tavolo incorporat­o alla base. «Questa soluzione ci sembra adatta per rispondere alle ipotesi fatte anche dagli amministra­tori. Si pranzerà e si cenerà molto di più in spiaggia, a Rimini dicono che sarà fruibile dall’alba fino a mezzanotte». Niente cibo da asporto, per la cronaca, ma tanto delivery. «Per non creare file ai bar, ai ristoranti­ni da spiaggia e soprattutt­o ai chiringuit­os diremo ai nostri clienti di attendere al loro ombrellone i pasti ordinati. Saremo noi a portarglie­lo in tutta sicurezza». L’entusiasmo, a osservare i bagnini lavorare in spiaggia non manca. «Il problema è che queste sono ipotesi. Aspettiamo direttive da governo e Regione», spiegano. Anche se va detto che l’assessore al Turismo Andrea Corsini ha espresso un parere favorevole alle soluzioni proposte. «Il distanziam­ento proposto dai bagnini è accettabil­e. Noi, a scanso di risalite della curva del contagio, vogliamo arrivare pronti per l’apertura al 28 maggio. Mascherine in spiaggia? Saranno obbligator­ie solo al chiuso. E niente termoscann­er per i bagnanti».

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A Rimini L’allestimen­to, ieri, in un bagno della «capitale» della Riviera

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