«Troppi contagi in ospedale» Anziani, inchiesta del Comune
Allarme della Cgil sul numero di nuovi positivi trovati in corsia Rsa, Palazzo d’Accursio vuole indagare sugli errori commessi
Da un parte i sindacati, che sottolineano l’alto numero di positivi nelle strutture ospedaliere nell’ultima settimana. Dall’altra l’assessore alla sanità del Comune di Bologna, Giuliano Barigazzi, che annunciando al question time del consiglio comunale la partenza un’indagine-inchiesta sull’impatto del virus nelle case di riposo e la proposta di un’altra sulla differenza in termini di decessi nelle stesse Cra tra quelli degli ultimi quattro mesi e quelli degli anni precedenti, avverte come «non siamo fuori dall’emergenza», seppure la situazione «si sta stabilizzando».
Il presidente della conferenza territoriale sociale e sanitaria metropolitana spiega che «la fase 1 nelle case di riposo andrà avanti ancora e dovremo tenere altissima la guardia». Ancora più esplicito dal suo lato è Gaetano Alessi della Fp Cgil. «Quello che è successo negli ultimi sette giorni dice che probabilmente non siamo ancora pronti per la fase 2», riferendosi alle decine di casi di nuove positività registrati nelle strutture. Dall’ultimo caso di Budrio a quello di Bazzano, dal Maggiore al Bellaria, da San Giovanni in Persiceto al S.Orsola, oltre la cinquantina.
«Ci vogliono i tamponi di ingresso per tutti i pazienti e una dotazione di dispositivi di protezione da utilizzare come se ci fosse sempre da affrontare il Covid» chiede Alessi. «In ogni reparto in questo momento bisognerebbe muoversi come se ci si trovasse davanti a un paziente positivo». Oltre a ciò serve «una programmazione di uscita dalla crisi. Allo stato attuale non sappiamo ancora cosa sarà del Bellaria, se il Maggiore tornerà a usare in tempi brevi le sale operatorie.
Se rimarrà la stessa impostazione di crisi o cambierà qualcosa».
La lente comunale sulla situazione delle residenze per anziani invece rientra in quella che l’assessore indica come la «necessaria revisione» delle Cra e più in generale delle politiche sui servizi agli anziani. Prima però «stiamo partendo con una ricognizione su tutta la città metropolitana a cominciare da Bologna, per ricostruire quello che è successo. Potremo offrire un quadro molto preciso». L’assessore proporrà in sede di conferenza territoriale anche un’analisi «dei decessi avvenuti nelle Cra nei primi quattro mesi di quest’anno, da affidare al dipartimento di sanità pubblica, per compararli ai quattro anni precedenti». Strumento che «permetterà di fare un ragionamento su cosa dovranno essere questi luoghi in futuro», i più colpiti per diffusione del contagio e decessi. Intanto diminuiscono positivi e sospetti. Così il calo può essere considerato «un segnale», con l’eccezione dell’Asp di via Saliceto dove c’è ancora «una difficile situazione sanitaria».
Sono 123 i sopralluoghi nelle strutture, «la creazione della task force ha impedito un bilancio ancora peggiore» sottolinea Barigazzi, comunicando la decisione di mantenerla fino a fine luglio, «e se ci sarà bisogno anche oltre». Intanto, secondo i dati diffusi dall’Inail, l’Emilia Romagna è terza per denunce di infortunio sul lavoro dovute a Covid-19, col 10% del totale dietro a Lombardia (34,2%) e Piemonte (14,9%). Stesse prime tre posizioni per i decessi che ne sono seguiti, con l’8,7% qui e la Lombardia a quasi il 43%.